L’Associazione “Salvati per Servire” ha raccolto un tir di ogni bene per aiutare una popolazione, questa volta quella Moldava, che soffre. Un viaggio umanitario che ha visto molta comunità di Melissa e dintorni, unirsi intorno alla referente, Michela De Rose e ai soci del sodalizio, per dare continuità e forza all’azione di sostegno verso chi meno fortunato. Come noto, negli ultimi anni la pandemia ha moltiplicato le disparità sociali nel nostro paese, ma anche molto in tutta Europa e nel mondo, non solo dal punto di vista sanitario ma anche, in maniera più evidente e violenta, in quello economico e sociale. Per rispondere alle tante necessità e bisogni, nel 2012, a Torre Melissa, su iniziativa di Michela De Rose, la sua famiglia e tanti altri, hanno deciso di aderire all’Associazione “Salvati per Servire”, una onlus di spirito Cristiana la quale nella sua motivazione centrale serve le persone più povere in diverse parti del mondo. Come tutte le associazioni anche questa ha il suo direttivo, il suo presidente, vicepresidente e tutti i vari soci che la rappresentano. È sparsa in tutta Italia, ed è impegnata come protezione civile anche in caso di necessità ambientale e altro. Un’associazione nazionale presente durante l’ ultimo terremoto in Abruzzo, con la distribuzione di alimenti di prima necessità e raggiungere le case isolate dalla neve per aiutare le popolazioni. Un’adesione convinta, quella dei soci di Torre Melissa che sono da un po’ di anni sul territorio , legando con l’associazione Salvati per Servire. “Con questa associazione, ci ha dichiarato Michela De Rose, è stato subito amore a prima vista; da subito mi ha colpito la loro prontezza a rispondere ai bisogni dell’altro, la loro disponibilità, l’essere presente sui diversi territori in difficoltà. Abbiamo così iniziato da Torre Melissa a raccogliere il primo usato, in quel tempo c’era la prima amministrazione con la quale abbiamo avuto un ottimo rapporto mettendo a disposizione un piccolo deposito come sede operativa. Ogni tre mesi veniva un furgone per ritirare la merce e portarla alla sede centrale dell’ L’Aquila. La gente di Torre Melissa dal primo momento è stata molto disponibile portando ognuno il proprio usato in sede. Visto il lavoro che andava aumentando ho creato un piccolo gruppo di volontari che mi aiutassero a selezionare gli indumenti in categorie, inverno, estate, uomo, donna, bambini. All’usato si sono aggiunti tutto ciò che ancora era utilizzabile e in buono stato, come culle passeggini, lettini, girelli, giochi, ecc.” Naturalmente, le nostre attenzioni sono state rivolte anche ai nostri concittadini e famiglie abitanti nei i paesi limitrofi che hanno, anche se in piccola parte, aiutato a loro volta a raccogliere gli aiuti. E’ avvenuto così, prosegue Michela, che nel mese di settembre il nostro piccolo deposito era strapieno, così chiesi all’amministrazione se fosse possibile avere un posto più grande per non interrompere la raccolta. Devo ringraziare il sindaco, Raffaele Falbo e l’assessore Lamanna per la loro prontezza nel venirmi incontro dandomi la possibilità di chiudere i nostri pacchi nell’ex cantina. Una persona a me molto cara, che prendo ad esempio nello zelo e nel servire, mi invitò a riflettere sull’opportunità di far venire un tir invece del solito furgone per il ritiro e trasporto. E così grazie a questa persona ho iniziato ad avere un sogno : Il Tir della solidarietà da Torre Melissa. Oggi il tir si trova in direzione Moldavia e già immagino le tante famiglie che gioiranno per ciò che riceveranno. Non vi nascondo che il mio paese è molto solidale con l’associazione Salvati per servire. Un anno prima abbiamo potuto raccogliere dei fondi per scavare un pozzo per l’India di nome al quale abbiamo dato “Torre melissa. Tutto ciò lo abbiamo potuto realizzare perché determinati, con una visione ma, soprattutto, tanta fede in Dio” Infine, Michela Le Rose, ha voluto rivolgere un vivo ringraziamento al Sindaco, Raffaele Falbo, che per la cronaca riferiamo che ha anche aiutato a caricare il Tir, all’amministrazione Comunale e poi a tutti quanti hanno contribuito a realizzare il tutto con l’aiuto dei volontari che non hanno mai mollato e infine ai donatori senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile.
Dio grazie perché esiste
L’associazione salvati per servire.