
San Nicodemo Abate da Cirò è un santo che unisce tutta la Calabria da Cirò a Gerace a Mammola- ha detto il parroco don Matteo Giacobbe nell’accompagnare i fedeli a Mammola in occasione del gemellaggio religioso tra le due comunità: Cirò dove è nato nel 900 e Mammola dove è morto nel 990. Un gemellaggio in occasione dei grandi festeggiamenti in onore del Santo a Mammola di cui la delegazione cirotana ha partecipato prima alla santa messa e poi alla processione. Cirò e Mammola in onore di San Nicodemo Abate Patrono delle due comunità, in presenza di una delegazione di cirotani tra cui il vice sindaco Fortunato Strumbo, l’assessore alla cultura Salvatore Giardino, la Pro-Loco rappresentata dalla Presidente Emanuela Leonetti, il Parroco Don Matteo Giacobbe , il comitato festa patronale di San Nicodemo, la vigilessa Maria Fiorita che ha portato il gonfalone della Città di Cirò, ed alcuni fedeli. Ad accoglierli il sindaco di Mammola Stefano Raschellà, il parroco Don Antonio Mazza’, il comitato festa patronale di Mammola e tutta la comunità. “Il dono della sapienza e dell’umiltà- questo chiediamo al nostro Santo Patrono, affinchè le due comunità presenti se ne possano arricchire, da cui scaturire i sentimenti più belli- ha detto nell’omelia il parroco Don Antonio Mazzà” -chiediamo perdono e accoglienza- prosegue- affinchè possano portano con sé umiltà e mitezza, non mettiamo al primo posto i nostri averi”. Il parroco Mazzà ha concelebrato messa assieme a don Matteo Giacobbe e a don Lorenzo. “Ringrazio Don Matteo, il vice sindaco Strumbo e tutta la soro comunità accumunati dallo stesso Santo e Patrono, ha concluso don Mazzà- e con loro che viviamo questo legame di fratellanza e amicizia da secoli con San Nicodemo Patrono anche di Cirò, a cui restituiremo l’amore per il Santo in gemellaggio l’anno prossimo nella comunità cirotana”. Assente tra la delegazione cirotana il sindaco Mario Sculco in quanto colpito da covid, il quale ha fatto recapitare una lettera di ringraziamento al sindaco Raschellà, tramite il suo vice sindaco Strumbo, al popolo di Mammola, nella speranza- si legge – che tra le nostre due comunità possa fiorire e crescere, in un continuo ardore di amicizia, fede e vicinanza, il forte desiderio di ritrovarci ogni anno a Cirò ed a Mammola, per celebrare insieme San Nicodemo”.
























