
Un tempo, questo mese, racconta la legenda, aveva solo 28 giorni, mentre aprile ne aveva 33. Il motivo per cui oggi aprile dura 30 giorni e marzo 31 è legata ai cosiddetti “Giorni della Vecchia” o “Giorni Imprestati“. Sono proprio le ultime tre giornate di marzo, cioè il 29, il 30 e il 31, durante i quali solitamente c’è un ritorno del freddo, si considerano i giorni più freddi della primavera, proprio come sta accadendo in questi giorni. Si racconta che, quando marzo aveva solo 28 giorni, sua mamma ormai vecchia si pregustava il tepore della primavera, e disse al figlio: “Marzo, ormai farmi danno tu non puoi più, perché oggi già è aprile e il sole è già alto ed io finalmente posso portare le mie pecore al pascolo in montagna”. Fu così che marzo offeso, chiese tre giorni in più ad aprile e li utilizzò per fare arrivare di nuovo sulla terra il freddo invernale e far ammalare la vecchia donna. E così mentre sua madre si trovava in montagna con le pecore, convinta che il figlio cattivo non gli potesse più fare del male, ecco che all’improvviso un forte temporale fece annegare la vecchia signora e le sue pecore. Una legenda che vuole dimostrare l’inaffidabilità metereologico del mese di marzoattraverso il racconto degli anziani i quali ancora oggi dicono: “Marzu è terribilu ar’amazzatu a mammisa”(Marzo è terribile ha ucciso la madre).