Insegnamenti e valori attraverso le gesta di un Santo.
In scena la storia di San Nicodemo Abate di Cirò dove una gremita piazza ha accolto la “Compagnia del Santo” sotto la regia di Margherita Esposito, autrice anche della commedia, che ha voluto sottolineare il vero insegnamento che ci ha lasciato : l’amore per il prossimo, per il diverso, per i disagiati, per gli ammalati, un Santo che ha combattuto i demoni e i soprusi, sin da fanciullo, da quando dietro la sua casa nativa, lasciò i segni sulla roccia per non cadere dallo strapiombo, in zona Portello dove nacque nel 900, nell’allora Villaggio Psikron, primo insediamento di Cirò. Noi-si legge in una nota della compagnia:” attraverso l’insegnamento che ci ha lasciato il nostro San Nicodemo Abate Patrono di Cirò, insieme a San Francesco di Paola, continuiamo a pensare che il bene vince sempre sul male, e che il demone puo’ essere sopraffatto continuando a dimostrare come ci ha insegnato San Nicodemo, che l’amore verso il prossimo è il più grande gesto verso una umanità che ha bisogno di vincere le guerre, la povertà, l’indifferenza. Unità, pace, fratellanza e accoglienza questi i valori principali che attraverso la commedia vogliamo lasciare ai posteri”. La commedia ha visto la collaborazione dell’associazione Giovanni Paolo II, dell’Associazione Vivavisione, e la Compagnia del Santo, commedia iniziata con una invocazione al perdono, alla preghiera, alla supplica recitata dalla superba attrice Anna Papaianni-“ lascia stare chi non ti ha voluto- riferendosi al fatto che da fanciullo è dovuto andare a Mammola per entrare nel Monastero, tu- prosegue l’attrice- hai convertito la natura e pure le persone- solo io so quanto mi hai consolato ed aiutata a superare le mie pene nei momenti più sconfortanti della mia vita, non ci abbandonare, tu conosci le sofferenze dei nostri cuori, resti nella tua Cirò non ci lasciare facci grazia per consolarci .” Ad interpretare il Santo da giovane, uno strabiliante Gabriele Arcuri che ha regalato tante emozioni nel veder raccontare la sua storia perseguitato dal demonio, fino ai suoi primi miracoli dell’acqua e del vino, della cattura del cinghiale, della fontana scavata con le sue mani in una roccia, dove ancora oggi dopo più di mille anni i fedeli si recano in preghiera in zona Coppa/Mordace. Amato e seguito dai suoi genitori Teofane e Panta Dima, una povera famiglia di Cirò, interpretati da Gino Scigliano e da Lucia Grillo, due attori incredibili calati perfettamente nella loro parte da creare tanta emozione. Nella parte di San Nicodemo da adulto il bravissimo Vincenzo De Franco che ha seminato messaggi d’amore e di accoglienza valori profondi proprio del Santo. Esuberante fortemente presente sulla scena il ruolo del diavolo interpretato dall’artista Peppe Campana insieme all’amica diavolessa Filomena Zungri bravi a raccontare la persecuzione e la tentazione combattute fortemente da San Nicodemo. Tra le comare che circondavano la casa del Santo, Carla Malena, Fina Zangari, mentre i giovani fraticelli erano interpretati dai gemelli Vincenzo e Giuseppe Paletta bravissimi attori in erba. Grande presenza ed interpretazione del monaco del monastero interpretato da Salvatore Papaianni che ha curato nei dettagli anche la scenografia. “E’ stata una serata semplice piena di valori, di sentimenti, e di insegnamenti”, ha detto il sindaco Mario Sculco- “ringrazio la compagnia del Santo che ha portato in scena la vita del nostro Santo Patrono Nicodemo Abate di Cirò, affinchè i suoi valori e insegnamenti possano scorrere ancora nei cuori del nostro amato popolo a distanza di 1123 anni dalla sua nascita”.
La regista ed autrice della commedia Margherita Esposito, in una nota ha voluto ringraziare i tanti, tantissimi, che in maniera spontanea, disinteressata, hanno dato una mano, con piccoli e grandi gesti per realizzare il nostro sogno di allestire il” Vincitore dei demoni”. Un progetto di integrazione e socializzazione innanzitutto e poi culturale che vuole fare conoscere e divulgare il messaggio a favore dell’accoglienza e la tutela dei diritti dei popoli e dei più deboli di San Nicodemo Abate di Cirò. Un ringraziamento va dunque alle cantine vinicole Librandi , Capoano, Iuzzolini, Santoro, Malena, Brigante e Esposito vini che hanno creduto e sostenuto questa iniziativa culturale promossa dall’associazione Giovanni Paolo II. Nel nostro percorso si legge su una nota della compagnia del Santo:”abbiamo incrociato e camminato insieme con l’ associazione Vivavisione di Margherita Lettieri e Massimo Lomonaco. Ci sono venuti incontro Filomena Zungri e Vincenzo De Franco della compagnia Apollo Aleo; ci hanno assistito l’associazione Pro civ Prociv Arci GPII Cirò e Vergadoro di Strongoli, gli amici de Le quattro porte. Daniele Lequaglia”. E ancora-:” Un grazie va Mario Caruso e Pina Scigliano per averci aperto il loro locale. A Tanino Zizza che abbiamo inondato di richieste e ci ha fornito di tutto gratuitamente, grazie alla tabaccheria e la pizzeria della piazza per la squisita disponibilità a collaborare. All’ arch. Giovanni Ciccopiede per il piano sicurezza. Al signor Arcuri per le balle di fieno. Ad Agatina Cavallaro e Vincenzo Critelli, a Sandro. A Maria Teresa Russo per la sartoria. A Mena Memy Murgi per le bellissime foto. A Giovanna Stasi, Lina Tassone , Paola Lattari, dietro le quinte”. Nel ruolo eccezionale di coreografa si è cimentata con successo Marisa Blefari che ha rubato al mare il corpo di ballo composto da: Ester Crapisto. Giovanna Leonetti, Valeria Paletta e Anna Maiurano. “Un grazie al pubblico- prosegue ancora la nota della compagnia- che è rimasto in piazza nonostante la bufera di vento. Al tecnico Fiorita. Grazie soprattutto agli attori della Compagnia del Santo: la piccola Sara Scumaci, Enzo Valente (il monaco) Giuseppe e Vincenzo Paletta, dolcissimi allievi di San Nicodemo; , la garbatissima Rita Maiurano; alla divertente e allegra Carla Malena: e ancora a Fina Zangari; il grande San Nicodemo reso da Vincenzo De Franco, la diavolessa Morena interpretata da Filomena Zungri; fantastico diavolo Carmelo reso magistralmente da Peppe Campana: e poi Salvatore Papaianni che non potere restituire meglio il suo personaggio: padre Fratino; nella parte della ragazzina anche Valeria Paletta; travolgentemente versatile e brava Anna Teresa Papaianni; , validissimo interprete Gino Scigliano, sublime Lucia Zito nei panni di Panta e una vera promessa per il teatro il meraviglioso Gabriele Arcuri (San Nicodemo ragazzo)”.