
Vasto incendio partito da Santa Venere sta lambendo Ciurria e la Menta e oltre, distruggendo i polmoni di Cirò. Il fumo ha annebbiato il cielo che anch’esso piange la natura devastata dall’uomo.
Un vasto incendio ha interessato le campagne cirotane, centinaia di ettari di bosco a macchia mediterranea e di Eucalipti divorati dalle fiamme alimentate dal forte grecale che sta flagellando il territorio in questi giorni.
Il fuoco partito dalla località Santa Venere alimentato dal forte vento ha raggiunto le aree di Ciurria, Menta, il parco Eolico, le alture del bosco Donna Rosa, lambendo la località Carroccella, cuore dei vigneti doc di Cirò. Vigili del fuoco, Carabinieri della locale stazione, Calabria verde e Carabinieri Forestali per tutto il giorno sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento, e di vigilanza, purtroppo il forte vento e le zone impervie non hanno consentito il suo spegnimento per le avverse condizioni metereologiche nemmeno i canadair sono potuto intervenire.
Le fiamme hanno divorato la macchia mediterranea per tutta la notte, per fortuna che è caduta un pò di pioggia che sicuramente è andata a spegnere qualche focolaio, anche se in alcune aree il fuoco è ancora attivo alimentato dal forte vento specie in zona Malocretazzo. Sul posto sono intervenuti il sindaco Mario Sculco e l’assessore all’agricoltura che in serata, per impedire che il fuoco oltrepassasse la provinciale Cirò-Umbriatico hanno fatto intervenire un gruppo di Calabria verde di Umbriatico i quali hanno impedito che il fuoco raggiungesse la zona doc di Carroccella.
Nella stessa area del parco eolico anche l’anno scorso verso la fine di Luglio si era verificato un vasto incendio, il primo del 2022, le fiamme avevano bruciato la macchia mediterranea che si trova sotto e intorno il Parco Eolico in zona Malocretazzo, incendio che aveva lambito una abitazione privata, una azienda agricola di bovini, i vigneti del doc in zona Carroccella, ed alcuni uliveti andati distrutti dal fuoco, stessa cosa ha fatto anche quest’anno, primo incendio registrato durante questa estate infuocata.
Diversi allevamenti bradi di bovini hanno rischiato il rogo nei boschi .
Anche se adesso il fuoco si è fermato, anche se insistono ancora focolai in zona Malocretazzo, il danno purtroppo è stato già fatto, dopo il passaggio del fuoco, è rimasto solo un deserto di cenere e resti di chissà quanti animali selvatici periti nell’incendio per colpa dell’uomo.



















