
I ragazzi del cammino Neocatecumenale di Cirò Marina, insieme al gruppo del cammino di San Nicodemo Abate di Cirò si sono recati verso i luoghi sacri del Santo dove ha vissuto da fanciullo per pregare per la pace nel mondo. I pellegrini, scrive in una nota l’avvocato Tina Salerno presente all’escursione- hanno apprezzato le bellezze paesaggistiche, ammirando le peculiarità vegetative tipiche del loco, la religiosità del luogo immerso tra la macchia mediterranea incontaminata. Il percorso effettuato, si è protratto fino alla famosa roccia del diavolo ed al Canion di San Nicodemo, dove è ubicata la grotta del Santo, nascosta e protetta dalle due ripide colline che scendono a picco: Rosma e Rino, a pochi metri l’una dall’altra. Un percorso durato quattro ore a piedi esplorando flora e fauna autoctona, con prima tappa alla fontana di San Nicodemo dove i fedeli si sono riuniti in preghiera per chiedere voti e per chiedere la fine di ogni guerra. I pellegrini hanno potuto raggiungere facilmente i luoghi del Santo grazie ad una via più comoda fatta realizzare dal sindaco Mario Sculco questa estate in occasione della festa patronale. Dopo il rientro dalla zona Coppa /Mordace luogo mistico di San Nicodemo, il gruppo di fedeli si è recato nel centro storico a degustare piatti tipici calabresi, e successivamente hanno preso parte in piazza Pugliese alla campagna “Io Non Rischio”, a cura della “Prociv” di Cirò, apprezzando il grado di preparazione dell’ Équipe che si è prodigata ad illustrare il giusto comportamento che bisogna adottare durante la manifestazione di un fenomeno sismico. “Un percorso culturale, enogastronomico sociale e storico che ha di certo letiziato la nostra Comunità, fornendoci la possibilità di arricchirci interiormente grazie alla testimonianza di vita e fede di San Nicodemo di Cirò”- ha dichiarato Giovanni leone del cammino Neocatecumenale di Cirò Marina- un percorso poi proseguito successivamente presso il borgo antico, con visita presso le antiche chiese di “San Cataldo”, “Della Madonna del Carmelo”, “San Giovanni Battista” e “San Nicodemo Abate di Cirò”. ” Un suggestivo viaggio ricco di bellezze storiche ed architettoniche spesso ignare alla nostra popolazione, le quali, grazie alla giusta valorizzazione potranno essere fruite nel miglior dei modi, un richiamo fortissimo, quello che il nostro San Nicodemo di Cirò- ha concluso- riesce ad esercitare con la sua testimonianza di vita consacrata interamente al Signore- ha caldeggiato Cataldino Stasi, pellegrino e membro della comunità neocatecumenale- il quale ha ringraziato la guida, per lo studio che conduce al fine di poter trasmettere il proprio sapere alle giovani generazioni”.










