“In vista delle elezioni regionali della Calabria del prossimo autunno, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ribadisce che considera la celebrazione delle primarie indispensabile per la costruzione della coalizione di centrodestra. Rivolge quindi un appello alle forze di centrodestra affinché presentino i propri candidati alla presidenza della Regione Calabria. L’urgenza di questo appello è dettata da quanto previsto dalla legge elettorale regionale, che regola anche le primarie e stabilisce che il diritto di prendervi parte può essere esercitato entro venerdì 4 luglio. Per quella data Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale è intenzionata ad avanzare una propria candidatura, nella speranza che gli altri facciano altrettanto e che anche nel centrodestra si possa così finalmente celebrare questo momento di partecipazione popolare”. Queste le parole di Giorgia Meloni che chiarisce, se ce ne fosse stato bisogno, la posizione del suo partito nei confronti di un’eventuale coalizione di centrodestra in Calabria.
A commento della decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la modifica allo Statuto della Regione Calabria, il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, primo firmatario dell’interrogazione al ministro Maria Carmela Lanzetta discusso in question time, ha dichiarato: “Prendiamo atto con soddisfazione che il Governo ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale la modifica allo statuto della Regione Calabria che prevede l’istituzione del consigliere supplente poi inserita nella legge elettorale appena varata dal consiglio regionale. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale aveva denunciato nel question time della scorsa settimana il pesantissimo vulnus alla democrazia costituito da una soglia di sbarramento del 15% e dalla bislacca figura del consigliere supplente che avrebbe sostituito il consigliere regionale chiamato in giunta come assessore. Di fatto questa impugnativa rende priva di legittimità la legge elettorale, che sarà, anch’essa, impugnata dal Governo anche per altri profili di incostituzionalità. Per evitare il rischio di annullamento delle elezioni, ci auguriamo che il consiglio regionale non voglia procedere con la legge elettorale vigente sub iudice e faccia una nuova legge più rispettosa della partecipazione e della democrazia”.