Presso il salone della scuola dell’Infanzia paritaria “Baby Kinder Park”, si è svolta la seconda parte della giornata del volontariato. Al mondo della scuola infatti si è rivolta negli ultimi anni, il CSV Aurora di Crotone, per promuovere la propria azione e per dare risalto nei diversi territori, alle tante buone prassi ed eccellenze esistenti nel campo dell’educazione e della promozione dello stesso volontariato. La “Baby Kinder Park”, infatti, negli anni ha fatto, nel campo delle iniziative sociali e di volontariato una delle sue direttive educative principali. Educare al sociale, all’ascolto degli altri, dei bisogni degli altri, di ciò che è intorno noi, significa, aiutare il mondo intero ad essere un po’ più a misura di uomo. Sul tema del volontariato e del suo senso, quindi, moderati dallo stesso direttore del Csv Aurora, Filippo Sestito, si sono succeduti autorevoli relatori, i quali, ciascuno per il suo ruolo hanno fornito un’analisi puntuale e significativa di questo importantissimo e insostituibile segmento sociale. A 360 gradi la lunga analisi del presidente del Csv aurora, Giuseppe Perpiglia, che ha tracciato il ruolo dei Csv in Calabria, al fianco delle associazioni e del territorio, ma non ha voluto mancare di tracciare l’analisi impietosa della situazione programmatica ed economica in cui versa il volontariato a causa delle poche risorse destinate nella nostra regione, quantificate anche dall’intervento più ampio e globale di Guido Memo, direttore della rivista “Non per profitto” che ha scandito appunto i numeri: circa 38 euro a testa nella nostra regione a fronte degli oltre trecento nelle regioni del nord.
Forse, la riflessione più importante si è imposta sui presenti, salutati anche dalla presenza del Sindaco Roberto Siciliani, che non ha voluto mancare di intervenire e salutare tutti, riconoscendo e auspicando una sempre maggiore sinergia fra associazioni e istituzioni per sopperire alle mancanze della politica del welfare nazionale verso il nostro territorio, allorquando ha preso la parola il presidente della Fondazione Malagutti onlus di Mantova che ha detto, facendo riferimento al suo territorio Mantovano, ma che crediamo specularmente sia stato rivolto anche al nostro, laddove ha detto di avere notato che due sono gli elementi evidenti: la mancanza di un vero volontariato, perché tutti vedono nell’associazionismo volontario un mezzo per trovare occupazione o economie e l’assenza del mondo femminile nei ruoli del volontariato, laddove ha riconosciuto alle stesse una maggiore capacità di “donarsi” per gli altri, con una più vasta sensibilità sociale. E’ toccato a Cesare Nisticò, dirigente di settore del Dipartimento 10 Servizi Sociali della Regione Calabria, che portando il saluto del direttore generale, Bruno Calvetta, ha parlato della nuova legge sul volontariato da poco approvata e delle prossime sovvenzioni che la Regione si appresta ad erogare per il prossimo imminente anno che riguarderanno soprattutto l’infanzia e gli anziani. Centosette milioni circa, complessivamente da spendersi per i due settori.
A, Lorenzo Maria Di Napoli, presidente del Co.ge Calabria, il comitato di controllo, il compito di concludere, non prima di avere avuto testimonianza dell’esperienza nel settore, che è stata portata dal presidente dell’associazione, Centro D’Infanzia baby Kinder Park, il quale partendo dal lontano 1993, quando è nata, ne ha tracciato l’evoluzione, la diversificazione, l’impegno sociale e volontaristico. Di Napoli, quindi, spiegando il ruolo del Co.ge, comitato di gestione dei centri di Servizi sociali offerti, si è detto fiducioso ed ha auspicato una maggiore sinergia fra i centri e fra le associazioni di volontariato al fine di porre un argine ai tanti problemi che da sola la politica e i governi attuali non potrebbero e non saprebbero affrontare. In sostanza è parso chiaro, ciascuno dal suo punto vista, che la situazione di crisi attuale stà mettendo ancor più in evidenza una sempre maggiore crisi del volontariato stesso, inteso come impegno sociale gratuito. Da ciò la scelta necessaria di sostenere il volontariato e il terzo settore in genere anche economicamente, perché più a basso costo e più umano. Il volontariato e l’associazionismo solidale e sociale, unitamente al terzo settore, deve unirsi, perché se continua la logica del fare da sé, rischia di frantumarsi. A conclusione del convegno, gli ospiti sono stati riscaldati e intrattenuti dalla coreografica e coinvolgente esibizione del gruppo folkloristico “I Dioscuri” di Isola Capo Rizzuto”.