Risanamento finanziario del Comune di Ciro’ Marina. La Commissione straordinaria di liquidazione si è insediata. Il Consiglio Comunale di Cirò Marina, come si ricorderà, con deliberazione n. 25 del 12 settembre 2012 ha fatto ricorso alle procedure di risanamento finanziario previste dall’art. 246 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Pertanto ai sensi dell’art. 252 del citato decreto legislativo n. 267/2000, è stata nominata con decreto del Presidente della Repubblica del 23 novembre 2012, la Commissione straordinaria di liquidazione nelle persone del dott. Antonio Calenda, del rag. Antonio Gatto e del rag. Salvatore Divuono, per l’Amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso e per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente. A darne comunicazione lo stesso Sindaco, Roberto Siciliani. Di fatto, crediamo, alla luce di tale decisione da parte del Presidente della Repubblica, si pone fine alla diatriba, dissesto sì, dissesto no, in quanto, appare palese che i numeri snocciolati, incontrovertibilmente, non potevano essere ancora lasciati a lievitare e determinare ben più gravi ripercussioni future.
Una decisione quindi, che viene sottoscritta dalla Corte dei Conti, e oggi, alla luce della nomina dei Commissari, dallo stesso Governo Centrale. Ogni altra soluzione , aggiunge il Sindaco, sarebbe stata evidentemente, rischiosa per l’intera comunità che si sarebbe vista “imporre” il dissesto, con strascichi ben più onerosi per la città.” Abbiamo subito incontrato i neo commissari i quali, molto positivamente si sono detti “certi che nel rispetto delle reciproche prerogative, la stessa Commissione e l’Ente, faranno sintesi dei problemi nell’intento di ripianare quanto pregresso, auspicando e garantendo essi stessi un clima di collaborazione completa.”. Interviene il Sindaco, anche su un’altra vicenda che sta allarmando “impropriamente” i cittadini. Pare che, stia circolando il messaggio fra la popolazione e il “suggerimento”, da parte di qualche “addetto ai lavori”, di non pagare l’Imu, perché l’aumento è stato deciso in ritardo rispetto alle indicazioni governative. La cosa non ha fondamento, precisa il Sindaco e pertanto si invita tutti a rispettare i tempi, oramai trascorsi, anche perché, superati i primi dieci giorni di ritardo, si potrebbe incorrere in sanzioni anche elevate e la tassa potrebbe addirittura essere raddoppiata se si finisce sotto la lente del fisco.
Pura illusione quella del sig. Lettieri di cui non posso che condividere il pensiero. Si è mai visto in Italia qualcuno che paghi per errori commessi nella pubblica amministrazione? basti vedere la voragine di soldi che si stanno fregando in Lombardia e nel Lazio. Tanto, fin quando vi saranno i soliti fessi che sostengono le casse comunali andrà tutto bene. Salvo poi dire che è sempre colpa dei precedenti amministratori che si sono succeduti alla guida dell’Ente. E’ un clichè consolidato. Mi vergogno di essere cittadino di questa terra e, in generale, di essere appartenente ad una nazione che non sa fare altro che tassare i poveri cristi senza alcun ritegno mentre è anticostituzionale gli stipendi milionari. Scoprire che ti erodono pian piano quel poco che prendi, dopo aver buttato il sangue per anni, ti lascia una rabbia inestinguibile in corpo.
E dal 2013 sarà ancora peggio, tra spazzatura (guardate lo scempio di questi giorni per le strade per gioire ancora di più), nuove addizionali Irpef e nuove tasse comunali, come se fossimo a Bolzano.
Forse il concetto è più semplice (e penoso) di quel che sembra e a mio modesto parere si può riassumere in un postulato del genere: viviamo in un paese dove, a qualsiasi latitudine, la colpa è sempre degli ‘altri’. L’ineffabilità del ‘postulato’ consiste nell’affermare che esistano veramente soggetti ‘altri’, e che esiste un ‘io’ e un ‘noi’, una cerchia di eletti, che non ne faccia parte: e no, non è così, troppo comodo: gli ‘altri’ siamo ognuno di noi, con le relative e proporzionali colpe. Sarebbe ora di rendersene conto e soprattutto di renderne conto.
O no?!
Innanzi tutto al sig. Amoruso vanno i miei complimenti per l’intervento di vaga ispirazione pirandelliana. Mi permetta, però, di dissentire parzialmente da quanto esposto, perché il vecchio assunto del “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, non mi sembra che, in questo caso, possa essere usato in maniera appropriata.
Secondo il mio modesto parere, esistono 3 categorie che, nelle vicende della cosa pubblica, sono parecchio importanti. Gli amministratori , i loro elettori e coloro che chiamerei “la minoranza silenziosa”.
Senza scendere nei particolari di ciò che hanno, o non hanno, fatto coloro che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida di questo nostro sfortunato paese, mi sento di affermare che:
quegli amministratori ( la prima categoria) che, mandati al palazzo da chiunque( la seconda categoria) sia avvezzo a votare gli amici degli amici e i parenti dei parenti, non riescono, per incapacità personale, o perché fagocitati da un ambiente già inquinato, o per mille altri motivi, a tirare fuori la città dalle secche della burocrazia e del mal governo, condannandoci, sistematicamente, ad una situazione di eterno stallo ed abbandono.
La terza categoria( la cosiddetta minoranza silenziosa) è quella che paga per tutti, monetariamente e non, umiliata nel vedere il paese costantemente violentato dall’abusivismo, dal malcostume, dalla mancata crescita culturale ed economica , prigioniero della furbizia diffusa.
Quest’ultima 3°categoria, in cui si dovrebbe riconoscere il cittadino onesto, è scevra secondo me da colpe, perché ha creduto e continua a credere in un futuro migliore e più giusto. Purtroppo, questo comportamento virtuoso non è stato mai riconosciuto, nè tutelato, e non lo sarà mai, se chi di dovere non sarà in grado o non proverà ad aggiustare le cose per farle funzionare come debbono. In definitiva, e tanto per usare una classificazione a Lei cara: se esistono eletti (che non dovrebbero esistere, in quanto, sulla carta, tutti i cittadini hanno diritto ad eguali diritti e doveri), quelli, caso mai, sono da identificare nei già citati soliti furbi.
Per questo la strada che porta alla giustizia sociale, purtroppo, la vedo lastricata di difficoltà ed impedimenti a dir poco insormontabili.
Mi auguro per il bene di tutti che possa sbagliarmi.
In effetti il signor Angelo ha ragione: la mia non era tanto una risposta al suo intervento, quanto un pensiero ‘collaterale’ a quell’intervento. Chiarisco il mio assunto: parlavo di un ‘paese’ che andrebbe scritto, secondo grammatica, con l’iniziale maiuscola, ma questa è cosa che non mi sento di fare, in quanto la sacralità di una nazione come l’Italia è, oggi, al minimo storico. Chiarisco, quindi, che non mi riferivo al ‘paese’ inteso come Cirò Marina, al quale credo faccia riferimento, in massima parte, il signor Angelo. Escluso da parte mia, e spero anche sua, qualsiasi intento polemico, le notazioni del Signor Angelo sono un ampliamento di quello che ho detto, e che riassumo così: in generale, in Italia, la colpa è sempre degli altri… e con ciò non sto certo dicendo -e ci mancherebbe altro!- che si possono additare come correi di questo sfacelo i malcapitati cittadini e contribuenti. Sarebbe ora, quindi, che chi vuole governare, a qualsiasi livello, si addossasse l’onore e l’onere di farlo, smettendola di giustificare la propria inadeguatezza col ricorso ai lasciti negativi di precedenti amministrazioni o governi. Grazie.
C.A.Amoruso
Come cittadino e contribuente ritengo che la commissione straordinaria deve attuare, tra le altre, la procedura necessaria a garantire la massima “trasparenza” sull’importo introitato con l’IMU 2012 e soprattutto rendicontare puntualmente la destinazione degli stessi fondi.
E’ auspicabile che non vengano ulizzati anche per coprire costi di prestazioni straodinarie corrisposte per l’utilizzo di mezzi di servizio pubblico che operano “regolarmente” di sabato e domenica. Non essendoci straordinarietà nei servizi generalmente eseguiti, pare doveroso da parte dei responsabili una seria razionalizzaione delle risorse tecniche ed economiche.
Qualcuno mi illumini; ma il lavoro dei commissari in cosa consiste? Nel fare un po’ di conti per poi applicare delle nuove tasse ai cittadini oppure di controllare da venti o trent’anni le carte contabili bilanci ecc. e individuare gli amministratori colpevoli di questo dissesto? Grazie
ORA SI SALVI CHI PUO’, VEDREMO UNA NUOVA MANOVRA MONTI, STAVOLTA AD HOC, FATTA SU MISURA PER CIRO’ MARINA.
VEDREMO QUANTI NUOVI FARDELLI GRAVERANNO SULLE NOSTRE TASCHE.
TANTO A PAGARE SAREMO SEMPRE GLI STESSI