“Non è la solita corsa, non somiglia a nessun altra. E’ la mezza maratona della Capitale. Quella dove vengono a vederti i parenti, gli amici, le persone care. Dove ci sono i tuoi compagni di squadra, con te in gara, a sudare ed a incitarti a non mollare durante l’arduo percorso. Quella dove vuoi fare bella figura più che in ogni altra occasione. Quella in cui oltre a te stesso, hai anche tanti altri “degni avversari” con cui misurarti” sono le parole dei tre cirotani che hanno preso parte alla mezza maratona di Roma Ostia. Gli atleti dell’ “Asd Ciro’ Marina che Corre”, l’hanno preparata per mesi attenendosi ad una scrupolosa tabella di allenamenti. Soprattutto ne hanno parlato per settimane, a parenti, amici, ed a tutta la gente di Ciro’ Marina amante di questo fantastico sport. Stiamo parlando della 39 esima edizione della Roma-Ostia, una delle mezze maratone più veloci e importanti al mondo. Quasi 13 mila partecipanti, i quali in una splendida giornata di sole, hanno colorato e animato i 21 chilometri che dalla capitale portano all’arrivo al Lido di Ostia. Una gara nella quale hanno dominato gli atleti keniani, con un terzetto che ha fatto un’andatura eccellente fin dai primissimi metri. Wilson Kiprop, Robert Chemosin e Simon Cheprot hanno infatti corso la prova sul passo del 2’49”-2’50” al chilometro, ma quello è un altro pianeta. Le maglie azzurre della “Asd Ciro’ Marina che Corre”, Luigi Capito’; Vincenzo Vozzo e Salvatore Vitale hanno ottenuto un ammirevole piazzamento, tagliando il traguardo in 1h 50′ .
Significative le dichiarazioni del Presidente Luigi Armando Capito’, “nell’ultima settimana prima della gara, entri in una sorta di “altra dimensione”. Hai la mente proiettata a quell’evento, il resto passa in second’ordine. Addirittura rimandi alcune decisioni, anche importanti, proprio perché non sei “nel pieno possesso delle tue facoltà”. Poi quel giorno arriva. E ti ritrovi sulla linea di partenza. Hai fatto mille controlli di aver preso tutto e di avere fatto tutto. Capita che ti sia scordato qualcosa, Io ho dimenticato i guanti, ma non è stato un problema (solo che l’ho saputo a cose fatte, nel momento in cui l’ho realizzato mi sono detto “bravo…” una decina di volte). Si va, si corre, i primi km servono per trovare il ritmo. Io Salvatore e Vincenzo avevamo deciso di partire insieme, e cosi è stato. Mi ritrovo a correre con al mio fianco i miei compagni di squadra, gli stessi con i quali hai preparato la gara per mesi, con allenamenti sotto la pioggia e il vento. Ma c’è una cosa ancora più bella. I compagni di squadra che non corrono si sono distribuiti in maniera quasi studiata sul percorso nei punti più importanti. E ti incitano con veemenza e con forza, ti danno la carica. Leggevi nelle loro facce e nei loro gesti una sincera volontà di trasmetterti energia. Una vera passione da stadio. Solo che tu correvi con la maglietta azzurra dell’ “Asd Ciro’ Marina che Corre” ed in quel momento loro tifavano per te. Erano lì per tutte le magliette azzurre dell’ “Asd Ciro’ Marina che Corre” ed anche per la tua. Grande gioco di squadra con i propri compagni sempre a sincerarsi che tutto fosse a posto,ed a incitarsi a vicenda a raggiungere il traguardo. Questo è il vero valore di quella maglietta azzurra, a prescindere che tu abbia fatto 1h50, o che tu ti sia fermato”.
Caro FRATELLINO e CONTERRANEO,com’e` bello trovare un nome che mi e` caro.
Un abbraccio e a presto,ciao.
Solo a sentir parlare di “Ciró Marina che corre” mi emoziona. Conosco benissimo i partecipanti alla maratona per essere stato il loro fotografo nel periodo estivo e so quindi quanto valgono. Tutti del gruppo compresi quelli che non hanno potuto parteciare a Roma, sono un orgoglio per il nostro paese e pertanto a loro dobbiamo non solo la nostra riconoscenza ma anche un forte supporto morale . Bravi ragazzi e a presto. Cataldo Malfa dalla Germania