Si è tenuto a Cutro sabato scorso, il convegno organizzato dall’Associazione “Penelope Italia”, Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse. Il convegno si svolto presso la sala polivalente Falcone Borsellino sul tema “Persone scomparse. Dai drammi familiari all’analisi del fenomeno”. Ad avviare i lavori dell’importante convegno è stato il Sindaco di Cutro, Salvatore Migale, che ha portato i saluti della città ai relatori e agli intervenuti. Di seguito la dott.ssa. Stefania Paparo, presidente dell’ Associazione Penelope Calabria che ha voluto ringraziare le autorità intervenute al convegno i molti partecipanti della cittadina. Stefania Paparo ha nel contempo evidenziato che questa tipologia associativa mancava nel territorio calabrese, visto anche il delicato compito che si prefigge ed ha anche invitato le Istituzioni ad una fattiva collaborazione per favorire il rapporto con i familiari delle persone scomparse che da oggi, potranno rivolgersi allo studio legale della Vice presidente, sorella, Paola Paparo, per tutti gli adempimenti e il supporto necessario.
La sede, come abbiamo già riferito, si trova nel Comune di Cirò Marina, in Via Roma, presso lo studio legale Paparo. Lo studio fornisce tutela legale e assistenza psicologica ai familiari degli scomparsi al fine di affrontare al meglio le difficoltà e gli ostacoli che insorgono a seguito di questi “drammi” che coinvolgono inevitabilmente tutta la famiglia. E’ intervenuto il Presidente Nazionale dell’associazione Penelope professore avv. Antonio Maria La Scala che ha esposto le varie problematiche che si intrecciano con le persone scomparse, le statistiche relative al fenomeno oggetto del convegno e sulla necessità di una legislazione unitaria e organica per le persone scomparse, oltre ad esporre numeri impressionanti su questo drammatico fenomeno. La Scala ha precisato che è stata presentata una richiesta per far riconoscere i permessi di lavoro retribuiti ai congiunti prossimi dello scomparso nell’ immediatezza del fatto, di considerare come notizia di reato tutti i casi di scomparsa per consentire al magistrato e alle forze dell’ordine di avviare subito le indagini, di costituire presso ogni questura provinciale una sezione di pochi uomini specializzati nella ricerca di persone scomparse, potenziare la banca dati del DNA consentendo, a chiunque voglia, di dare il proprio DNA gratuitamente dato che in Italia attualmente vi sono 1250 corpi non identificati. Gli ulteriori interventi sono stati a cura dell avv. Nicodemo Gentile, nativo di Cirò, Presidente dell’Associazione Penelope toscana, e della dott.ssa Paola Carosi, psicologa e psicoterapeuta, che ha spiegato come questa figura professionale si inserisce in questo tragico fenomeno, per aiutare le famiglie nel momento in cui accade la scomparsa Infine hanno portato la loro testimonianza alcuni parenti di persone scomparse. Si e evidenziato, che e un fenomeno in espansione che purtroppo può interessare chiunque, cosa che si evince dai numerosi fatti di cronaca nazionale.