E’ arrivato il via libera definitivo della Camera al disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione IMU per i terreni agricoli. I deputati M5s, durante le dichiarazioni di voto, hanno mostrato dei piccoli cartelli con la scritta “No Imu, la terra non si tassa”.
Il testo del provvedimento prevede che l’esenzione totale dall’IMU si applichi ai terreni, anche non coltivati, ubicati nei comuni classificati come totalmente montani, mentre per quelli parzialmente montani godono dell’esenzione esclusivamente i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola e quelli non montani non hanno diritto ad alcuna esenzione.
È stata poi introdotta una detrazione di 200 euro per la cosiddetta «collina svantaggiata» ovvero quei comuni che sono ubicati in un’area compresa nei comuni di pianura. Comuni che erano nell’elenco della circolare del 1993, ma che non rientrano più nei criteri di classificazione dell’ISTAT né come montani, né come parzialmente montani e che di fatto si ritrovavano ad essere equiparati alla pianura e, quindi, con pagamento totale, avendo invece caratteristiche e redditività nella più parte dei casi molto differente rispetto alla pianura.
I contribuenti che non rientrano nei parametri per l’esenzione, hanno dovuto versare l’imposta per l’anno 2014 entro il 10 febbraio 2015. Dato che sono cambiate le regole piu’ volte il testo del provvedimento ha introdotto una modifica che prevede la non applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di ritardato pagamento rispetto alla data del 10 febbraio, a condizione che il versamento dell’imposta per il 2014 avvenga entro il 31 marzo 2015.