Consegnati da Legambiente i premi della XXII edizione di “Comuni Ricicloni”, il riconoscimento ai comuni virtuosi italiani che si sono distinti per la buona gestione del servizio di raccolta ed avvio a riciclo dei rifiuti differenziati. Per la Calabria, è il comune di Casole Bruzio (Cosenza), al di sotto di 10mila abitanti, il “campione” regionale ad entrare nella classifica delle regioni d’Italia che hanno superato il 65% di raccolta differenziata.
In Calabria
Sono solo l’2,44 per cento i comuni calabresi che raggiungono quota 65 per cento di raccolta differenziata. Appena 10 comuni contro i 409 che compongono la nostra regione. Nove sono in provincia di Cosenza e uno solo in quella di Reggio Calabria. In testa alla classifica c’è Casole Bruzio, paese del Cosentino con 2.563 abitanti e capace di raggiungere una raccolta differenziata dell’89,9%. A seguire ci sono Pietrafitta (81,2%); Trenta (83,8%); San Vincenzo La Costa (77,6%); San Fili (73,4%); Pedace (72,5%); Saracena (65,5%); Serra Pedace (68,9%); Zumpano (69,0%) tutti comuni in provincia di Cosenza; chiude la classifica Roccella Ionica, con 6.740 abitanti, e una percentuale di differenziata pari al 67,9%%.
“I risultati ottenuti – ha detto il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone – evidenziano ancora una volta una Calabria che arranca, con l’assenza di province come quelle di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, fatta eccezione per il comune di Roccella Jonica. La virtuosità del comune di Cosenza e di molte amministrazioni della provincia cosentina devono rappresentare una leva per far decollare un virtuoso ciclo integrato dei rifiuti.”