“Il giorno dell’ipocrisia”: il Comitato Provinciale crotonese di Sinistra Italiana lo definisce così lo scorso lunedì 6 marzo che ha visto sindaci del crotonese e Presidente e della Calabria ritrovarsi tutti insieme presso la base di Cirò Marina dell’elisoccorso sanitario per protestare contro il recente provvedimento del Commissario della sanità calabrese, Scura, che ha deciso di sopprimere proprio la base ciromanirese tra le quattro in funzione nella nostra regione.
“Oggi tutti in passarella per una morte annunciata da tempo, – scrive SI in una nota recapitata dal suo esponente torrettano, Nicodemo Bruno, che ricopre anche la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Crucoli – tutti a piangere il morto, oggi l’elisoccorso di Cirò Marina, poi sarà la volta del laboratorio analisi, e poi?”
Secondo Sinistra Italiana le strategie messe in atto fino ad oggi dall’attuale classe politica locale “sono servite solo a raccogliere consensi elettorali, in continuità con la giunta Scopelliti, la politica così intesa è stata e sarà essenzialmente gestione del potere con distribuzione delle risorse ed attribuzioni di privilegi solo ad alcuni eletti, dimenticando, ancora una volta, chi è costretto a vivere nella precarietà e nel disagio.”
Per cui, la spesa pubblica in politiche sociali e sanitarie risente molto di questa mentalità e tutto si riduce a strumento clientelare e scambio di consensi.
“Le uniche risposte sono non risposte, – prosegue la nota – mentre gli adepti del governo centrale continuano nella nostra Regione, oggi nel crotonese, con la politica dei tagli, usando bisturi e cesoie perché tutto è relativo al piano di rientro, incuranti delle difficoltà crescenti dei cittadini. La sanità pubblica calabrese viene quotidianamente mortificata e martoriata, riducendo servizi ai cittadini, mentre si pensa a potenziare le lobby di quella privata. La criticità oggi più che mai, investe l’utenza ma anche gli operatori sanitari che si vedono costretti a fronteggiare una domanda di salute crescente e di risorse decrescenti, favorendo così la malasanità e minando la serenità professionale degli operatori stessi.”
In conclusione Sinistra Italiana ribadisce che “la sanità non può essere considerata un costo bensì un investimento e non si può produrre qualità senza risorse. Oggi la soppressione dell’elisoccorso, indispensabile per prestazioni in cui l’immediatezza dell’intervento può essere vitale per la persona, domani chissa!…”