La possibilità che alcune Province, con meno di 350.000 abitanti o con un’estensione territoriale inferiore a 2.500 chilometri/quadrati, potrebbero essere raggruppate ad altre Province ha risvegliato nella mente dei cittadini crotonesi il ricordo dell’indifferenza da parte della provincia di Catanzaro Tornare a quei tempi significherebbe, perla Provinciadi Crotone, spegnere diciannove anni di autonomia provinciale in cui molti progressi sul versante della viabilità, infrastrutture, servizi e quant’altro si era fatto ed ancora rimane da fare. neiconfronti del territorio del Crotonese.Per Catanzaro, invece, significherebbe la possibilità concreta di divenire area metropolitana con l’annessione delle Province di Crotone e Vibo. Molti più finanziamenti da poter utilizzare perla Città capoluogo, mentre per il territorio delle province che si vorrebbero accorpare le solite briciole come un tempo. Tutto questo fa fare salti di gioia al Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, che diverrebbe il primo cittadino di una Città Metropolitana. La risposta del Presidente Stanislao Zurlo non si è fatta attendere.
“Fa piacere che anche il primo cittadino di Catanzaro, Sergio Abramo, ed i consiglieri regionali Tallini e Salerno, intervengano sull’attualissima discussione del riordino delle province sostenendo la necessità di difendere i territori delle diverse province. Al contrario non condivido la loro impostazione quando sostengono che, nel caso in cui dovesse fallire il tentativo di salvare l’attuale assetto istituzionale, sarebbe auspicabile la riaggregazione di Crotone e Vibo Valentia con l’antica Provincia di Catanzaro”. E’ quanto scrive il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, in relazione alle dichiarazioni del primo cittadino di Catanzaro presenti sulla stampa di oggi. “Per quanto mi riguarda –dichiara Zurlo- il mantenimento della Provincia di Crotone non rappresenta una difesa a livello di campanile né una questione di denominazione ma semmai la tutela di tutta una serie di Uffici e presidi che erogano servizi a cittadini. Per quanto mi riguarda in Calabria ci sono territori che rischiano di avere troppo ed altri che rischiano di non avere più nulla. Sono certo che la politica regionale –conclude il presidente Stano Zurlo- saprà condurre un ragionamento logico che guardi in questa direzione senza far tornare indietro di 20 anni le lancette del tempo”.