Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, ha emanato l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale che pone le basi al riordino del settore dal punto di vista infrastrutturale, gestionale e della qualità dei servizi recependo gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari. L’atto sarà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e sarà poi adottato con un apposito decreto dal Presidente della Repubblica. Nel documento che Passera invierà alla conferenza Stato-Regione c’è l’elenco degli aeroporti considerati di “interesse nazionale” e che, pertanto, manterranno le concessioni e avranno la possibilità di ricevere interventi di ristrutturazione e ammodernamento contando sulle risorse statali.
Solo 31 aeroporti avranno la concessione nazionale e potranno quindi usufruire di fondi pubblici per il loro ammodernamento. Tra le esclusioni, c’è n’è una in particolare che destra perplessità: è quella dell’aeroporto di Crotone, ormai rimasto senza voli, ma al 33° posto come traffico nel 2012. Lo scalo pitagorico, che nell’ultimo anno ha registrato il 28% di incremento del traffico passeggeri, secondo per crescita al solo scalo di Treviso, è importante per la sua collocazione per servire la vasta area della Calabria settentrionale, lontana dagli scali di Lamezia Terme e Reggio Calabria. Il Governo ha invece scelto di puntare sullo scalo di Salerno, che nel 2011 ha accolto poco più di 24mila passeggeri contro gli oltre 122mila di Crotone. Ora per crescere lo scalo calabrese dovrà contare sulle sole risorse regionali. Il piano redatto dal ministro Passera pone, infine, un veto alla realizzazione di nuovi scali: il che si traduce, in ottica calabrese, nella “bocciatura” anche del paventato aeroporto della sibaritide.
Bene,lasciateci fuori dal mondo. che amarezza!
bene..tanto abbiamo porto autostrade e treni… chi se ne frega ?