La comunità torrettana domenica mattina ha risposto con una grandissima dimostrazione di fede e di devozione al richiamo della Madonna di Manipuglia, la cui effige è tornata ad attraversare la frazione crucolese dopo ben 41 anni (era datato 1972, secondo molti, l’ultimo, lontanissimo, precedente di una processione in onore della Beata Vergine protettrice di Crucoli nella nostra località). Un evento attesissimo, fatto coincidere proprio con il cinquantenario dall’elevazione di Manipuglia a Santuario Diocesano e quindi inserito in tutta una serie di momenti religiosi che culmineranno con i festeggiamenti patronali eccezionalmente diluiti nella settimana dal 19 al 26 maggio. Domenica mattina, dicevamo, la trepidante attesa iniziata al termine della Santa Messa nella Chiesa Madre, celebrata eccezionalmente alle 9,15 dal Parroco di Torretta, don Antonio Salimbeni, ed animata dai bambini della quarta elementare che il giorno prima avevano professato la loro prima confessione.
Alle 10,30 tutti i fedeli che avevano assistito alle funzioni, si sono incamminati in processione, con in testa lo stesso don Antonio ed il Sindaco Antonio Sicilia, verso il punto di incontro con la sacra statua posta sul carro addobbato a fiori e trainato da un trattore, che verso le 9,00 era intanto partito da Crucoli ed aveva percorso la strada provinciale che passa dalle campagne a nord del paese e s’interseca con la statale 106 costeggiando fiume Nicà. Quasi un’ora di canti e preghiere all’altezza di rione Pantanaro, dove, su un piazzale adiacente alla strada, era stato allestito un grande gonfiabile a forma di arco (a cura di Raffaele Marasco) e tantissimi fiori attorno, mentre tanta altra gente si radunava lungo l’arteria che taglia in due l’abitato. Poco prima delle 11,30 l’arrivo dell’auto con a bordo il parroco di Crucoli, Don Pino Mauro, sceso subito ad abbracciare il suo confratello di Torretta, e poco dopo ecco spuntare dal rettifilo il carro con la sacra effige, annunciato dal suono delle sirene della Polizia Municipale e seguito da un lungo corteo di auto, scortato dalla pattuglia dei Carabinieri.
L’incontro con centinaia di fedeli, tra volti solcati da lacrime di commozione e sorrisi pieni di gioia e devozione, i fuochi pirotecnici offerti dalla famiglia Cantelmo e quindi l’avvio della processione che in pochi minuti raggiunge la Chiesa Madre, già riempita in ogni ordine di posti, accolta da lunghi e scroscianti applausi. La statua viene portata dentro dagli stessi volenterosi componenti del comitato festa e posta sull’altare per una decina di minuti, mentre in tanti si accalcano per baciarla o per uno scatto che rimarrà indelebile. Poi la ripartenza del lungo serpentone di gente e di automezzi, che attraversa via Vittorini, un pezzo di 106, quindi la centralissima Piazza Matteotti, via Marina e l’uscita di nuovo sulla statale, dal lato sud di Torretta, attraversando il passaggio a livello di zona Ficodindia. Quindi il bivio con la provinciale che sale a Crucoli e l’arrivo, attorno alle 14,00, al Santuario, dove è stata celebrata la Santa Messa per poi riprendere nel tardo pomeriggio il rientro a Crucoli. Appuntamento ora alla Festa di Manipuglia, una settimana che vivrà la partecipazione di tutto il popolo crucolese, residenti ed emigrati, ma anche della comunità torrettana che alle celebrazioni al Santuario non ha mai fatto mancare il suo profondo affetto alla Vergine ed al suo Bambinello.