“In Calabria la L.R. 34/2010 ha istituito un ATO unico con delimitazione corrispondente al territorio regionale ma, ad oggi, non sono stati ancora adottati i provvedimenti attuativi. Dal 1 luglio 2011 le funzioni sono esercitate dalla Regione che subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi delle Autorità d’Ambito. Il numero di ATO previgente era cinque, corrispondenti ai confini amministrativi provinciali – lo affermano in una nota il Segretario Generale FP CGIL Crotone, Francesco Grillo e il Segretario Generale FILCTEM CGIL Crotone, Domenico Basile. I Piani d’Ambito dei cinque ATO calabresi sono stati approvati tutti nel 2002 e, ad oggi, nessun Piano è stato revisionato. E’ ovvio che la situazione appena descritta ci fa immediatamente comprendere la delicata fase, dal punto di vista organizzativo, che il settore sta attraversando in Calabria. A tutto ciò va aggiunta la crisi economico-finanziaria che, per ragioni lontane da noi ma che ci coinvolgono direttamente, si riversa quasi per intero sulle già fragili economie dei lavoratori. È esattamente in questo contesto che si trova ad operare la società SO.A.KRO., società acque crotonesi spa, nata nel 2005 per volere dell’allora presidente della provincia Iritale, in attuazione della Legge Galli, e che, in una area depressa come quella della nostra provincia ha saputo dare, nel corso degli anni, alcune positive risposte in termini occupazionali e di offerta dei servizi. Oggi, con la crisi di liquidità che morde dappertutto, unitamente a gestioni non sempre adeguate, anche società come la SO.A.KRO. segnano il passo.
Succede così che lavoratori chiamati a garantire servizi essenziali ai propri concittadini, quali la distribuzione di acqua e la depurazione, si ritrovino ad operare in situazioni a volte precarie ma, soprattutto, senza la garanzia delle dovute spettanze economiche. Ed è in questi momenti confusi e difficili che la differenza viene marcatamente a galla tra una governance responsabile e preparata ed una invece meno adeguata. Affrontare questi momenti vuol dire saper gestire, con uno sguardo al futuro, lo stato di precarietà disegnato dalla Regione Calabria in merito alla nuova organizzazione del sistema idrico integrato e lo stato di disagio che vivono i lavoratori rispetto alla mancata erogazione degli emolumenti mensili. Vuol dire affrontare le discussioni con estrema franchezza, anche con durezza se necessario, ma poi essere responsabilmente conseguenti alle decisioni ed agli accordi che si sottoscrivono. Solo una governance irresponsabile può pensare di operare la sua gestione in maniera irriguardosa nei confronti dei suoi dipendenti, delle parti sociali e delle istituzioni che si prodigano per redimere i conflitti. Chi opera in questa direzione certamente non aiuta a risolvere alcun problema anzi, coscientemente e consapevolmente sa di alimentare tensioni buone solo a mantenere un alto livello di confusione nella quale poter agire indisturbati. SO.A.KRO. in questo momento ha bisogno di un gruppo dirigente serio e responsabile per poter uscire dalla crisi di liquidità in cui versa e per poter affrontare il futuro con adeguato ottimismo, magari rinunciando pure a qualche consulenza più che mai ininfluente, tutte caratteristiche che, alla luce di quanto accade, l’attuale gruppo non possiede. Ecco perche urge chiedere loro di farsi da parte e, in assenza di un gesto così responsabile, a chi di competenza di rimuoverli”.