“Penso che si debba guardare all’Unione dei Comuni come un’opportunità, una risorsa, per l’area Crotonese e più specificatamente per quella del Cirotano”. E’ quanto afferma Giuseppe Dell’Aquila – Presidente dei Giovani Democratici della Calabria. “Recentemente apprendo che anche nel nostro comprensorio si inizia a parlare di Unione della Comunità Cirotana. Il processo che dovrebbero avviare le amministrazioni locali riporterebbe l’attenzione sul valore del territorio e sulla sua nuova progettazione, anche in termini di Servizi ed Occupazione. Credo che l’Unione dei Comuni del Cirotano possa trasmettere, in un ragionamento politico più complessivo, un senso di dinamismo e di sapere innovativo, aumentando la percezione positiva, da parte dell’opinione pubblica locale, riguardo l’operato delle amministrazioni.
Occorre, però, uno sforzo politico istituzionale con obiettivi specifici per garantire il miglioramento della qualità delle prestazioni svolte dai Comuni; estendere a tutti i comuni la concreta applicazione di servizi/attività e contenere la spesa per la gestione di tali servizi; sviluppare la crescita professionale del personale impegnato, ma soprattutto offrire una immagine di enti locali che hanno voglia di fare. In poche parole Comuni che sanno risparmiare, che sanno fornire i servizi senza spreco di denaro pubblico, che aumentino l’attenzione sul valore del proprio territorio creando sviluppo e nuova occupazione”. Conclude Dell’Aquila – “Mi auguro che venga presto avviata una riflessione sulle funzioni fondamentali dei Comuni e sulle modalità di esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Bene dunque la nascita di iniziative, workshop ed approfondimenti sul tema in questione. Sono fortemente convinto che i motivi che spingeranno i Comuni del Cirotano e del Crotonese a dare vita alle Unioni, sono principalmente quelli legati ad un miglioramento qualitativo dei servizi, ad un taglio dei costi, ad un miglioramento della vita, ed infine, ad un maggiore potere contrattuale nella richiesta di contributi allo Stato, alla Regione o all’Unione Europea”.