“Ho presentato al Ministro della Salute una interrogazione a risposta in Commissione per accertare la legittimità dell’operato dell’Azienda Sanitaria di Crotone rispetto alla liquidazione di un acconto alla Calabrodental in assenza di contratto e della determinazione regionale sui tetti di spesa – afferma l’on Nicodemo Oliverio del PD. In sostanza con determina n. 35/2013 dell’8 maggio 2013, l’ASP di Crotone, sul presupposto che la struttura commissariale regionale, a quella data, non aveva ancora provveduto a definire i tetti di spesa 2013 per l’acquisto di prestazioni sanitarie da privato, liquidava alla Casa di cura Calabrodental, a titolo di acconto, la somma di euro 305.883,50, pari al 70% della produzione del mese di marzo 2013 relativa agli episodi di ricovero di chirurgia maxillofacciale. La decisione dell’Azienda è stata assunta sulla base di una clausola del contratto stipulato con la Calabrodental in data 20 dicembre 2012, che prevedeva che “fino alla stipula dell’eventuale successivo contratto che andrà a svolgere la sua efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2013, le condizioni oggi convenute con il presente contratto rimangono provvisoriamente confermate”; Tuttavia l’Asp Crotonese si è impegnata a liquidare le somme maturate per i due posti letto di odontostomatologia non ancora contrattualizzati, riconoscendo, in pratica, i ricoveri effettuati anche in assenza di contratto.
Fin qui i fatti per i quali ho chiesto al Ministro di verificare non solo la legittimità dell’operato ma anche la congruità delle somme previamente liquidate alla Calabrodental, rispetto al budget 2013 previsto a favore della citata struttura dalla determinazione regionale sui tetti di spesa. Perché a preoccupare oltre ad un comportamento di una struttura pubblica palesemente incongruente c’è il fatto che alla Calabrodental, di proprietà di Massimo Marrelli, marito della vice presidente della Giunta regionale calabrese, Antonella Stasi, sono stati assegnati dalla Regione Calabria con DPRG n. 199/2012 altri due posti letto di odontostomatologia. Un fatto del tutto inspiegabile considerato che con lo stesso DPRG sono stati tagliati, in maniera consistente, posti letto a tutte le altre strutture sanitarie private operanti nel territorio della provincia di Crotone. Insomma, probabilmente memore degli “alti esempi”che provengono dalla sua parte politica la Vice Presidente della Regione non ha voluto essere da meno in materia di conflitto di interesse. E non possiamo nemmeno dire nel suo piccolo perché qua si tratta di cifre importanti. Ci preoccupa, inoltre, il fatto che vengono elargite ingenti risorse alla sanità privata, oserei dire privatissima, mentre verso la sanità pubblica si operano solo tagli con l’accetta. In attesa della risposta del Ministro della salute sulla legittimità degli atti compiuti dall’Azienda Sanitaria Provinciale, resta il fatto, e non è un caso isolato, che siamo di fronte ad un palese, e almeno etico, conflitto di interessi che coinvolge la vice Presidente della Regione Calabria. Quello che più sconcerta è che mentre la Stasi “politica” continua a fare proclami su una sanità pubblica che rappresenterebbe il fiore all’occhiello della Calabria (e qui mi limito solo a sottolineare la realtà degli ospedali calabresi che è sotto gli occhi di tutti) ed a promettere posti di lavoro a destra e a manca (ormai il totalizzatore ha superato in migliaia la cifra), la Stasi “privata” guarda con occhio attento e, auspico non illegittimo, gli affari di casa. Spiace che lo faccia sulla salute che è un diritto di tutti. Mi auguro che continuando a scindere i due ruoli non finisca per confondersi definitivamente”.