“Io Leggo per gli altri” con il piacere di diffondere e fare conoscere, attraverso la lettura, quanto di bello e culturalmente valido esiste nel nostro territorio e non solo. Un viaggio, attraverso la lettura di brani tratti dal libro “L’identità della memoria, Cirò Marina ari tempi ‘e na vota”, poesie prodotte dal poeta locale, Giuseppe Ferrari ed altri testi rivisti e rivisitati in chiave dialettale, accompagnati dalle melodie del maestro Cataldo Amoruso. Il tutto immerso nella piccola, ma caratteristica, piazzetta Santa Lucia, dove hanno trovato posto, sedie e scanni, portati da casa, per un pubblico che, man mano che si andava avanti, aumentava e si soffermava incuriosita. Incuriosita dal fascino delle parole e dallo scenico colpo d’occhio prodotto dai lettori, tutti rigorosamente vestiti di rosso e nero. Nove i lettori, tutti appartenenti alla neo costituita associazione LaAV, la prima in Calabria, promossa dall’insegnante, ora in pensione, ma sempre viva e attiva, Candida De Marco. Insieme a Candida De Marco, gli altri lettori impegnati a leggere le pagine più espressive e pregnanti, sono state, Virginia Marasco, Lucia Sacco, Paola Tessitore, Maria Rosa Pugliese, Gina Sgrò, Maria Paola Ierise, Giuseppe Potenza e la piccola, Benedetta Fattorini.
La poesia in vernacolo “U bannu”, tratta dalla raccolta di Giuseppe Ferrari, ha aperto la caratteristica e affascinante serata, resa ancor più accattivante e piacevole dall’ascolto delle dolci melodie a tempo di chitarra prodotte, come dicevamo, dal maestro Cataldo Amoruso, che ha quindi fatto in modo che l’ambientazione scenica si rendesse ancora più avvolgente. Nelle parole introduttive della responsabile del gruppo, Candida De Marco, Dina per gli amici, gli obiettivi dell’associazione, che, come dicevamo è la prima in Calabria. “Leggeremo per le persone dei rioni, delle rughe, degli ospedali, delle scuole, nei centri di aggregazione, in biblioteca, perché il principio fondamentale è leggere per gli altri e per il piacere di leggere”. “Ciò potrà favorire l’ascolto, la crescita culturale” ha concluso. La serata è stata avviata con un tocco di campana, suonato da Giuseppe Cotugno, un anziano artista che provvede gratuitamente alla manutenzione della piccolissima chiesetta dedicata a Santa Lucia e, come dicevamo, a introdurre la serata la poesia in vernacolo “U bannu” di Giuseppe Ferrari, che è stato il titolo scelto dagli organizzatori per diffondere l’iniziativa. Come anche alla martire di Siracusa, S.Lucia, è stata dedicata la lettura di un brano tratto dal libro scritto da monsignor Terminelli e anche alcuni racconti della scrittrice, Giuseppina Terragrossa. Se, qualche sera o qualche pomeriggio, verrete a sapere che la LaAV, sarà protagonista di qualche altra serata, non perdete l’occasione per deliziarvi, ascoltando la lettura recitata, ascoltando della musica, immergendovi per qualche momento in un’atmosfera particolare. Farete del bene alla mente, all’anima, agli occhi, allo spirito.
Letture a voce alta in piazza a Ciro’ Marina