Le associazioni A.S.D. Isola Ambiente Apnea e il G.D.P.S. Lega Navale Italiana Le Castella, vogliono complimentarsi con l’atleta Antonio Macrillò per la bellissima impresa compiuta venerdì 4 ottobre 2013 ai campionati italiani per categoria di apnea in assetto costante, svoltisi ad Ischia (NA), dove si è laureato campione Italiano di 3a categoria, con un tuffo che ha rasentato la perfezione: prima della gara ha dichiarato 24 metri di profondità da raggiungere in 55 secondi; il risultato è stato di 24 metri raggiunti in 53,92 secondi. L’atleta isolitano ha letteralmente bruciato le tappe in questa difficile disciplina sportiva che prevede, appunto, che l’atleta scenda (e risalga) in apnea alla profondità e nel tempo stabilito e dichiarato prima della gara, con la sola forza delle proprie gambe. Lo ha voluto fare, comunque, nel migliore dei modi, seguendo i consigli del campione italiano di apnea profonda Andrea Zuccari (di cui è stato assistente durante il tentativo, riuscito, di battere il record italiano “no limits” a Sharm el Sheik a -155 metri) ed il grandissimo apneista e pluriprimatista mondiale Umberto Pellizzari. La molla che ha fatto scattare in lui la passione per l’apnea è stata, comunque, stimolata anche dal fortissimo rapporto che si è creato con l’altrettanto giovane istruttore partenopeo di Apnea Academy Nicola Vangone che, intravedendo in lui capacità non comuni, lo ha convinto a provare e, visti i risultati, bene ha fatto. Ora Antonio, lungi dall’essere appagato dal risultato raggiunto e visto anche i suoi massimali, si pone ulteriori ambiziosi traguardi. Ha già raggiunto e superato, in allenamento, in assetto costante, i -40 metri (per renderci conto come un palazzo di 13 piani…) , ed ha un’apnea che supera i 5 minuti… numeri importanti per un giovane che si è affacciato all’apnea sportiva da poco più di un anno…
Per quanto riguarda la cronaca della gara, c’è da dire che Antonio ha raggiunto Ischia nella mattinata di venerdi 4 ottobre, e in tandem con il fortissimo atleta Massimiliano Musella (poi campione italiano di 1a categoria con -40 metri) ed il suo inseparabile amico Nicola Vangone, hanno preparato i tuffi. Intorno alle 14,00 è stato il suo turno e al “meno tre” (minuti) ha infilato la maschera e si è portato sul cavo; al meno uno (minuto) era già in immersione e con tranquillità e calma ha raggiunto il fondo posto a 24 metri di profondità, e ha cominciato la fase di risalita. Tutto è andato nel migliore dei modi e i risultati sono stati eccellenti: l’atleta della Associazione Sportiva Dilettantistica “Isola Ambiente Apnea” ha vinto il titolo di Campione Italiano di 3a Categoria. Un risultato che inorgoglisce le associazioni che operano sul territorio e che ripaga i tanti sacrifici che, purtroppo, soprattutto gli atleti sono costretti a sopportare per poter emergere. I sacrifici sono anche di natura economica (Antonio si è dovuto sobbarcare i costi per gli stage con i grandi campioni, i costi per gli spostamenti nei luoghi delle gare, i costi di iscrizione, ecc), ma non solo: mancano soprattutto le infrastrutture (che non siano quelle dedicate al calcio) per poter consentire ai giovani di impratichirsi negli sport c.d. minori, dove far emergere le proprie “vocazioni sportive”. Ed per questo motivo che, per atleti del nostro territorio, primeggiare a livello italiano è stato quasi sempre impossibile ma, quando emergono atleti del calibro di Antonio, è tutto il territorio che, responsabilmente, deve farsi carico di contribuire a favorirne l’affermazione. “Facciamo un appello alla politica o agli imprenditori del luogo – affermano le associazioni: investire anche nelle attività sportive c.d. minori può portare a un risultato (forse) più importante degli stessi risultati sportivi: offrire ai nostri giovani, alternative a quell’apatia, spesso foriera di negatività che, poi si riverberano sull’intero territorio e gli impediscono di liberare le energie migliori e positive. Certamente, noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, per consentire ad Antonio Macrillò di poter emergere sempre più a livello nazionale, ma sappiamo, anche essere realisti e riconosciamo che, senza ulteriori aiuti esterni oltre un certo limite non riusciremo ad andare, ed è qui l’appello che lanciamo a tutto il territorio: Isola ha molti problemi di natura economica e sociale, ma ha anche un notevole potenziale fatto di donne e uomini che sono pronti a sacrificarsi per il bene comune, cerchiamo di non lasciarli soli e facciamo in modo di operare per facilitare i percorsi a questi “ambasciatori di positività” del nostro territorio”.