“Il Comune di Paola, da tempo ormai, sta vivendo unavera e propria impasse politica, imboccando un tunnel di cui non si vede l’uscita – afferma in una nota Sebastiano Barbanti del M5S. La mancata applicazione del principio di trasparenza – al di là delle responsabilità specifiche, oggetto di valutazione di altri organi – ci interessa primariamente per il supporto che fornisceall’accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni e sulla possibilità offerta del controllo diffuso del cittadino sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. E, purtroppo, ci ricorda la grave ed interessata tolleranza delle istituzioni su ogni violazione normativa che riguardi il rapporto tra amministrati ed amministratori, emblematica in Calabria. Secondo la quinta Sentenza del Consiglio di Stato del 15.03.2006, n. 1370 infatti gli Enti locali sono obbligati per legge a rendere noti tutti gli atti di esercizio del potere deliberativo attenendosi a regole tecniche precise; invece, il comune del tirrenico cosentino ha violato il principio e, con esso, il rapporto che vi sta alla base. Non sono “piccole” postille quelle ignorate dai dirigenti comunali: l’art. 18 del Decreto Sviluppo, dal primo gennaio 2013 sancisce l’inefficacia legale dell’atto, con relativa responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile del funzionario che non adempie agli obblighi di legge; il Decreto Sviluppo n. 83/2012, d’altronde, ha modificato le modalità di pubblicazione degli atti che comportano compensi e corrispettivi.
Si tratta di norme che non possono essere disattese dalle amministrazioni pubbliche, soprattutto da quelle – come il Comune di Paola – angustiate da una pesante situazione finanziaria della quale, come la solito, le amministrazioni in carica non sono mai responsabili. Noi siamo per la dimostrazione concreta dell’assenza di responsabilità, ad iniziare dalla doverosa pubblicazione delle spese effettuate con i soldi dei cittadini: incomincino gli amministratori paolani a giustificare il titolo delle uscite da loro determinate. I nostri attivisti in città hanno sollecitato più volte il Sindaco a chiarire la posizione ma inutilmente : è grave che un’amministrazione che non è riuscita neanche a pagare i cittadini impegnati nei seggi delle ultime elezioni non capisca l’importanza del rispetto dei parametri di legge. Speriamo vivamente che questa mancanza non nasconda qualcosa di ancora più grave ai cittadini paolani. IlM5S, del quale siamo solo strumento, continuerà a tenere sotto controllo il territorio, ed il sottoscritto ha sollecitato – tramite un’interrogazione parlamentare – il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione affinché intervenga urgentemente per dire quali provvedimenti intenda prendere e – se necessario – sanzionare chi non ha rispettato i criteri di legge. E Paola non è un caso isolato: ma la Calabria, Egr. Ministro, è pure soggetta alla legge italiana?”