“Ormai da alcuni mesi la storia continuava a ripetersi” così esordisce la denuncia di due cittadini che dal settembre scorso continuavano a subire richieste estorsive da parte di quattro soggetti del loro stesso paese. Le richieste, che inizialmente erano di pochi euro, con il tempo sono divenute più consistenti e corroborate da metodi che si andavano via via affinando. Infatti dei 4 indagati, due svolgevano le mansioni di “manovalanza” collegate alla mera richiesta che avveniva a volte accompagnata da minacce e percosse, mentre i rimanenti due E.M., 43enne, disoccupato, pregiudicato e E.L., 28enne, disoccupato, incensurato, oggi al regime degli arresti domiciliari, svolgevano le mansioni di ideatori e raccoglievano il “bottino”. L’importante decisione delle vittime, che vivono della sola pensione, di denunciare l’accaduto, è maturata nel tempo visto che le pressioni si facevano sempre più insistenti e le richieste sempre più onerose (complessivamente la somma estorta si aggira intorno ai 3000 euro) ed ha fatto sì che i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Cirò Marina e della Stazione di Strongoli potessero procedere nelle attività investigative individuando con precisione le modalità e i ruoli dei soggetti coinvolti per poi richiedere le misure cautelari concesse dal GIP dott.ssa Bianca Maria Todaro su richiesta del P.M. dott. Francesco Carluccio.