“E’ con profonda amarezza e delusione che devo comunicare la mia autosospensione dal Partito Democratico di Cirò Marina. Nonostante l’intervento sia del Segretario Provinciale Arturo Pantisano sia dell’On. Nicodemo Oliverio, ai quali va il mio personale ringraziamento, affinché desistessi da questa mia sofferta decisione, non posso esimermi dall’essere chiaro con i miei 300 elettori e con tutti quelli che come me, ritengono che sia arrivato il momento di fare chiarezza circa l’andamento e soprattutto la guida del circolo – scrive nella nota il consigliere Dino Carluccio. Nella qualità di consigliere comunale mi duole dire che, in questi mesi, è venuto meno il supporto da una parte del circolo e in maniera particolare dal mio segretario. Non una linea, non una indicazione, non una strada comune da perseguire, mi è mai stata ratificata. Per ultimo, come se non bastasse, non sono stato nemmeno tutelato dal mio segretario dall’attacco gratuito di alcuni componenti del circolo verso il mio operato e l’operato del Capogruppo del PD in seno al Consiglio Comunale Dott. Nicodemo Parrilla, verso il quale nutro invece grande stima ed amicizia. In particolare, nell’ultima riunione dell’1 aprile 2014, mi aspettavo che dall’attivo di circolo – che pronosticava “forti novità” – venisse indicata, tracciata una linea, “finalmente”, su cui proseguire la mia attività di consigliere. Ma con rammarico ho dovuto constatare che il segretario, in assoluto “solitarismo” aveva “partorito” uno strumentale rimpasto di segretaria. Ma è una operazione, una scelta che di politico non ha nulla, se non reconditi – ma poi non troppo – motivazioni personalistiche, considerato tra l’altro i risultati ottenuti dal segretario e dalle sue scelte in di tutte le primarie sino ad oggi svolte, che probabilmente hanno dato il senso della sua incidenza politica!
Una scelta, priva di qualsiasi motivazione politica – mai esternata – che ha mortificato l’operato di compagni e amici verso i quali non vi è stata la benché minima menzione, quasi a far passare il loro avvicendamento come il toccasana per un partito che soffre ma che deve probabilmente la sua mancata crescita non tanto nei componenti della segreteria quanto in chi la dovrebbe fare funzionare. E’ da ricordare che nelle settimane scorse lo stesso Segretario, presentatosi dimissionario, ha visto il sottoscritto insieme ad altri membri della segreteria da lui bocciata, ad esortarlo, a non demordere, proprio perché il sostegno e la solidarietà sono alla base dello stare assieme e dell’unità del partito, ma soprattutto perché ritenevo che il rilancio del circolo non dovesse passare attraverso un semplice ricambio di uomini, ma con progetti e idee da mettere in campo. E’ mia opinione – e non solo mia – che la mancata “attrattività” del partito non sia dovuta alla segreteria uscente ma piuttosto alla carenza di programmazione politica da parte del segretario cittadino. Ma poi dovremmo spiegare ai cittadini che un circolo che passa da 75 tesserati a 500 non è attrattivo! E cosa lo è? Sono convinto che un rilancio – come ha voluto definirlo il segretario – anche in funzione degli imminenti appuntamenti elettorali debba necessariamente passare da progetti e idee da proporre alla società civile, alle associazioni di categoria, tali da esortarli al bene comune. Solo così credo che si possano gettare le basi per un futuro migliore, con alla guida un portatore di valori e idee politiche capace di unire e non di devastare quanto di buono fatto fino ad esso. Nonostante tutto auguro ai nuovi componenti della segreteria, alla quale va tutta la mia stima, un buon lavoro e un proficuo percorso.”