In relazione alle interrogazioni poste dai Consiglieri di Minoranza a mezzo stampa e alle polemiche alimentate e riguardanti l’abbeveratoio della fontana di Zigari, situato sullo scosceso pendio sottostante l’abitato lungo la strada che conduce all’entroterra collinare, l’Amministrazione comunale intende rispondere guardando ai fatti anche attraverso nota di persone competenti che in modo responsabile hanno messo a disposizione le proprie competenze per riportare alla luce una notevole opera di epoca ottocentesca e ricordata dall’immaginario collettivo strongolese come “u biveru”. Si tratta anzitutto di una fontana, composta da tre ampie camere seminterrate di raccolta d’acqua chiuse sul fronte da una mostra architettonica a lesene e cornici di accurata fattura, costruita fin dall’antichità, uno dei maggiori punti di riferimento idrico della città attraverso un complesso sistema di captazione di acque di falda che scaturiscono numerose in corrispondenza degli strati impermeabili dell’altopiano strongolese. L’alto basamento sporgente in avanti coronato da un ciglio di pietra serviva da appoggio per i recipienti di chi veniva ad attingere acqua risulta ben visibile per chi entra al paese. Qui infatti dovevano esserci cannelle, ora scomparse, per l’acqua di uso domestico mentre sulla destra, la fonte si prolunga invece con un abbeveratoio per gli animali che raccoglieva l’acqua in eccesso.
L’Amministrazione comunale ha chiesto attraverso una nota al prof. Lorenzo Berna, studioso che ha messo a disposizione gratuitamente le proprie competenze per riportare alla luce questa notevole opera di epoca ottocentesca, che interpellato per la circostanza ha affermato: “la notevole dimensione in lunghezza dell’abbeveratoio da conto del numero e della frequenza di utenti. Il complesso, rimasto per molti anni in disuso era pressochè in rovina, semisommerso da detriti e dalla vegetazione. Da qualche mese, attraverso un’imprevista e spontanea iniziativa del nuovo Comune di Strongoli, si è messa in moto una sorprendente azione volontaria di recupero del monumento. Sgromberato il manufatto dalla terra e dalle erbacce, è stato possibile studiarlo da vicino. E’ stato raccolto il materiale documentario disponibile, rilevata con precisione l’intera struttura, sia nelle parti esterne che all’interno delle cisterne seminterrate, sono stati analizzati i materiali e tecniche costruttive. Un geologo ha controllato la natura dei terreni e la stabilità del versante; sono stati eseguiti calcoli sulla tenuta del muro di contenimento al di sopra dell’abbeveratoio. Sono stati infine decisi degli interventi da eseguire, basati sul rigoroso ripristino della situazione preesistente: ricostruzione del muro di sostegno in pietrame dietro l’abbeveratoio previo opportuno drenaggio del terreno retrostante e incanalamento superficiale delle acque meteoriche; ripresa degli intonaci, delle modanature, delle profilature e delle cornici della mostra architettonica; pulitura degli elementi lapidei e di quelli in finta pietra. Tutte le superfici murarie sono finite, come erano all’origine, ad intonaco in calce e rena gialla locale. Gli intonaci saranno lasciati grezzi e non tinteggiati”.
A tal riguardo il Sindaco di Strongoli, dott. Michele Laurenzano, sottolinea che “le opere sono state eseguite nel tempo libero da un’impresa locale con l’aiuto temporaneo di volontari, ha avuto momenti di discontinuità e rallentamenti, ma costantemente seguita con attenzione dal gruppo degli studiosi e degli esperti interpellati dal Comune. Particolare ed inaspettata è la partecipazione con la quale gran parte della popolazione segue l’andamento delle opere e l’interesse con il quale attende i risultati. Un segno positivo per la rinascita del paese. L’Amministrazione comunale si chiede come mai a distanza di 30 anni, nel totale abbandono, l’iniziativa posta in essere dagli amministratori per ripristinare lo stato dei luoghi e riportare alla luce l’abbeveratoio, grazie soprattutto alla disponibilità del prof. Lorenzo Berna, di un’azienda che ha operato in gratuità, dei volontari, che nei precedenti comunicati sono stati tacciati come distruttori, oggi si portano alla ribalta con meno responsabilità”.
bellissima iniziativa del comune di strongoli…c’e’ tanto da fare….