Nella notte i militanti lametini di Forza Nuova hanno affisso uno striscione al cancello d’entrata del Comune di Lamezia Terme in via Perugini recante la scritta: “Rom tutelato, lametino massacrato”. Forza Nuova parla di un vero e proprio massacro sociale di cui i lametini sono vittime da tanti anni, con tutto ciò che ne consegue come aumento di tasse comunali e graduatorie per l’assegnazione di alloggi Aterp in cui gli stessi lametini si vedono puntualmente scavalcati da famiglie rom che si ritrovano sempre in posizioni di favore, anche per l’erogazione di contributi sociali da parte del Comune. Accanto a questo mettiamoci soprattutto i continui roghi che specie nell’ultimissimo periodo si stanno alzando sempre più frequentemente dal campo di Scordovillo e che costringono l’intera popolazione, specie quella residente nei pressi delle baraccopoli, a respirare diossina con tanto di drammatiche conseguenze per la salute di tutti i cittadini.
Noi di Forza Nuova intendiamo dire basta a questo stato di cose, la nostra classe dirigente in tanti anni ha permesso a questa etnia, con le sue politiche assistenziali e di forzata integrazione, di crescere numericamente e di tenere in ostaggio un’intera città, trasformando quella vergogna di Scordovillo in una zona franca dove tutto è permesso e dove un Sindaco non è riuscito a far rispettare un’ordinanza di sgombero emessa da una Procura della Repubblica. Sollecitiamo pertanto il Sindaco Speranza nel chiedere immediatamente l’intervento dell’esercito per arginare questa spirale delinquenziale all’interno del campo rom di Scordovillo, impedendo cosi l’accensione di roghi. Riteniamo insufficienti le semplici ordinanze emesse dall’Amministrazione comunale per impedire il ripetersi di questi atti criminali e di inquinamento ambientale e le sole forze di polizia infatti non bastano per far fronte a quest’emergenza. Lo Stato mai come adesso deve imporsi e far sentire la propria voce, non possiamo più accettare che una comunità allogena agisca indisturbata e nell’illegalità più totale, il campo rom fin quando non si deciderà di smantellarlo deve essere monitorato costantemente, solo cosi si riuscirà a mettere fine a questi atti delinquenziali che tanto nocumento arrecano ai cittadini, Lamezia è stanca di sentirsi prigioniera in casa propria e di essere, se cosi possiamo dire, “massacrata socialmente”, i lametini hanno diritto di vivere liberamente e senza più essere costretti a respirare nubi tossiche altamente nocive provenienti da Scordovillo.