Gente di Calabria,
non solo ‘ndrangheta e rabbia,
che ama la campagna
e
nell’azzurro mare,
in maggio,
già si bagna,
che profuma i vicoli dei paesi
coll’odore di peperoncino
e li rallegra,
facendolo penzolare
da ogni balconcino,
che cura il basilico odoroso,
come un gioiello prezioso,
che tra gli ulivi si sente viva,
che lavora tra i vigneti
per custodire
tradizione lieta,
che, nel cuore della notte,
mette barche in mare
per poter pescare.
I mercati inzaccherati di grida,
odori e colori
per invitare la gente ad acquistare,
con poco,
per potere guadagnare
e…
ogni mane festeggiare.
Gente operosa e intelligente
che sa pregare
non solo quando s’ha da fare
e che, sovente,
dalla calura spossata,
in modo irriverente,
di inoperosa vien tacciata!
Le mamme, con gli occhi un po’ velati
pensano ai figli che sono emigrati,
da quella terra profumata,
ma da chi può
davvero trascurata.
Gente di Calabria
tra zagare e gelsomini,
tra gustosi cibi e vini,
tra oleandri e pini,
molti i poveri,
con poco o senza lavoro,
e altri possidenti
o ricchi signori,
così, come in ogni dove!
Una natura, in alcuni angoli incontaminata,
regala fascino, come una fata,
alla terra di Calabria,
ove non v’è solo
‘ndrangheta e rabbia!
Prof. Domenica Milena Arcuri Rossi