In merito a quanto affermato dal sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani su ilCirotano (leggi notizia), il quale ha riferito di sentirsi tradito dalle scelte del sindaco di Melissa Gino Murgi e di altri sindaci nell’ambito della votazione per la Provincia, pubblichiamo la replica del primo cittadino melissese: “Sento il dovere di chiarire che mai, e voglio ribadire mai, in nessun posto e in nessuna occasione ho fatto accordi né con Siciliani né con altri, mai dalla mia bocca è uscito un eventuale sostegno alla candidatura di Roberto Siciliani, per due motivi fondamentali: il primo perché un patto o un accordo si costruisce su una proposta politica territoriale, proposta che non ho mai ricevuto dal sindaco Siciliani; non a caso quando lui ha deciso di candidarsi alla presidenza della Provincia non ha chiesto pareri al sottoscritto considerandomi, altresì, suo probabile avversario. Ancora, quando ha formato la lista, non ne ha chiesto la condivisione. Siciliani non mi ha mai contattato in nessun modo, cosa che io ho apprezzato molto, e non l’ha fatto perché sapeva che non avrebbe avuto il mio sostegno in quanto sindaco del PD”.
“Il secondo motivo – continua Murgi – è proprio legato alla politica, un patto o un’alleanza può nascere per appartenenza politica e tutti sanno che noi non militiamo nello stesso schieramento politico, quindi non comprendo da dove nasce la pretesa del sindaco Siciliani ad avere il mio sostegno. In merito alla libertà di voto, per me sacra, quando si sceglie un rappresentante ognuno di noi deve avere la libertà di farlo secondo coscienza e siccome credo in questo grande valore io non impongo scelte ma le propongo, per questo ho in più occasioni invitato i miei collaboratori a fare le loro valutazioni e la loro scelta; per quanto riguarda la mia era nota a tutti, perché ho sempre pubblicamente manifestato che il mio sostegno andava a Peppino Vallone come rappresentante del Partito Democratico. Posso comprendere l’amarezza del sindaco Siciliani, quello che non capisco è questa caccia al capro espiatorio e non permetterò né a lui né a nessun altro di infangare la mia serietà e la mia onorabilità politica, perché di questo ho fatto, da vent’anni, l’arte nobile del servizio alla mia comunità.Voglio poi ribadire che la mia morale non mi consente di fare questo tipo di accordi politici sottobanco. Concludo invitando al rispetto delle persone e al senso di responsabilità, considerando che, in un momento in cui la politica patisce di un disamore che mina alle fondamenta degli equilibri della società, questi giochi impoveriscono prima la credibilità della bella politica e di conseguenza creano sfiducia nei cittadini, pertanto dovrebbero essere banditi dal dialogo politico”.