Continua il batti e ribatti tra i sindaci del crotonese dopo le elezioni provinciali. Questa volta è il primo cittadino di Melissa Gino Murgi che risponde a Roberto Siciliani (leggi nota). “La prima domanda che mi pone è perché io non gli abbia telefonato. Non gli ho telefonato perché non avevo motivo di farlo, considerato che il mio assessore Cataldo Maltese non aveva nessun appuntamento con il sindaco ma è andato di sua spontanea iniziativa a parlare con il consigliere Sergio Ferrari con il quale intrattiene da sempre ottimi rapporti amicali e per alcuni versi anche politici. Non vedo, inoltre, il perché avrei dovuto proibire al mio assessore la possibilità di parlare con un suo amico, io non mi reputo padrone della vita degli altri in modo particolare dei miei amministratori, proprio in virtù del famoso principio di libertà”.
“Le amministrazioni – continua Murgi – non sono luoghi dove si eseguono ordini dai superiori ma luoghi di dialogo, di confronto e di crescita. Ho avuto certezza dal mio assessore che non è venuto a parlare a nome e per conto dell’amministrazione anche perché lo conosco come una persona molto avveduta e responsabile, quindi non devo prendere nessun provvedimento disciplinare. Voglio precisare ancora che non era nel mio intento darle lezione, sindaco Siciliani, su come si fanno gli accordi politici perché so bene che lei in questo è un grande maestro. Per quanto riguarda lo studio della filosofia, ahimè, non gli dedico il tempo che merita vista l’importanza della materia, perché lei sa benissimo che la filosofia non è altro che la ricerca della verità… l’amore per la conoscenza”.