“Ottomila operai forestali vivono ore di angoscia per continui attacchi alla categoria, con il rischio che dal prossimo anno i loro stipendi saranno messi in discussione”. È quanto si legge in una nota di Alfonso Filice segretario Flai Cgil di Crotone. “Vogliono scaricare sui lavoratori, sull’ultima ruota del carro, colpe che sono in capo alla politica e alle Amministrazioni che, con stipendi molto più alti degli operai forestali, hanno la vera responsabilità. Da anni questo sindacato sostiene che ci vuole una forestazione produttiva ma non viene mai ascoltato, si considera questo settore solo un serbatoio di voti. Sotto la giustificazione della crisi si vuole colpire quelle famiglie che dipendono da un solo reddito, come i forestali. Si deve buttare “l’acqua sporca non il bambino” che ha bisogno di aiuto in questo periodo di crisi. E questi Ministri della repubblica che vanno in TV ad assicurare la lega Nord (quella delle quote latte) che non ci saranno più i soldi dei forestali, diciamo loro senza ombra di essere smentiti che saremo a lottare fino alla fine, per garantire il posto di lavoro, se volete tagliare i veri sprechi sapete quali sono.
Altro elemento negativo è il silenzio assordante di Parlamentari Calabresi che ci lasciano umiliare da una lega arrogante e presuntuosa. Questo settore senza ombra di dubbio va cambiato, ma non è mandandoli a casa che si risolve il problema della disoccupazione. Colgo ancora l’occasione per dire che da questo governo, arriva il più duro attacco ai diritti dei lavoratori, la manifestazione della Cgil del 25 a Roma ne è la dimostrazione, abbiamo detto chiaramente al Governo che “non di solo pane Vivrà l’uomo”, ma di tutto ciò che lo riconosce in diritti e dignità. Si è colpiti i permessi sindacali e i patronati, perché si vuole portare avanti il disegno che togliendo i diritti, si hanno le mani libere, magari dando stipendi di 700 euro al mese. Gli operai forestali non percepiscono dal mese di agosto nessun stipendio subendo umiliazioni quotidiane; la colpa maggiore è di questa Regione che non ha considerato mai una forza strategica questo settore ( permettendo così alla Lega Nord di dire quelle cose brutte sui forestali). Ci auguriamo – conclude la nota – che il prossimo consiglio Regionale possa cambiare verso per davvero, permettendo il rilancio di un settore importante per la Calabria”.
Chi e” responsabile di questi ritardi assurdi e colossali per pagare lo stipendio ai lavoratori forestali dovrebbe patire la fame come chi con i propri soldi non puo” assolvere a scadenze da rispettare tasse bollette da pagare e figli da mantenere all universita”.Chi e’ responsabile dovrebbe desiderare anche una fetta di pane come parecchi dei lavoratori forestali che nn percepiscono 1centesimo da mesi senza tu