Nella sala parrocchiale della Chiesa “Santa Teresa D’Avila in Marina di Strongoli l’Anteas comunale ha organizzato un incontro culturale dal tema “l’Alimentazione nella persona anziana”. Relatore la Biologa Nutrizionista -Dott.ssa Adriana Calendini – che dopo i ringraziamenti di rito ha illustrato, con dovizia di particolari, la necessità di mangiare cibi a base di pesce, carni bianche, formaggi magri, molta frutta e bere tanta acqua. Seguendo l’illustrazione della piramide alimentare, ben visibile nella parete centrale, ha anche spiegato l’importanza della prevenzione e la necessità delle vitamine utili alla persona anziana, e non solo, in quanto consapevole che molte patologie che colpiscono la popolazione anziana trovano riferimento ben preciso nella cura dell’educazione alimentare.
Quindi occhio alla sicurezza del cibo che mangiamo e alla quantità dei cibi che introduciamo in quanto l’alimentazione fa la differenza. Ha consigliato inoltre lunghe passeggiate e tanto movimento per tenere in forma sia il corpo quanto la mente. I lavori, coordinati da Cataldo Nigro, si sono aperti con il saluto di inizio del Presidente Francesco Dima e a seguire quello del Sindaco della città, Dr. Michele Laurenzano, che dopo aver manifestato interesse per l’iniziativa si è dichiarato disponibile a collaborare per ospitare ogni manifestazione culturale che vede protagonista i residenti, anziani e giovani. Pino De Tursi – segretario provinciale ust- cisl- nel concludere l’incontro ha sottolineato la necessità della partecipazione dei cittadini a sostenere le iniziative Anteas in quanto mirate alla coesione sociale e rivolte allo sviluppo del volontariato, unico elemento in grado di ampliare la solidarietà reale tra le generazioni. Si è dichiarato favorevole a riattivare il già noto e qualificato premio culturale “Miraglia” che in passato ha arricchito di saperi la cittadina esponendola all’attenzione del pianeta della cultura regionale e nazionale. Inoltre ha sostenuto che “Unendo giovani e anziani in un progetto di comune convivenza e pieno rispetto della persona si traguarda quel “ponte” della speranza utile alla costruzione di quel mondo migliore che tutti auspichiamo più equo e meno disuguale”.