Sabato 20 dicembre 2014 nella sala consiliare del comune di Scandale si è svolto il convegno dedicato a Gino Scalise. Nei locali del palazzo comunale nonostante le numerose persone convenute, l’incontro non è stato particolarmente partecipato rispetto alla grande personalità, cui l’amministrazione comunale vuole segnare per sempre la sua memoria. Sotto quest’aspetto Scandale ripetutamente perde sensibilità che certamente non fa onore a nessuno. La serata si è aperta con l’intervento di Elena Cosentini che nelle vesti di moderatrice ha aperto i lavori leggendo alcuni passi di una poesia di Gino, mediante i quali entra subito nel più vivo ricordo di un’alta personalità scandalese. Cede subito la parola al sindaco di Scandale Iginio Pingitore che ha fortemente voluto e organizzato l’incontro. “Una serata speciale, in cui ricordare una persona straordinaria come Gino Scalise per il suo infaticabile impegno e amore per Scandale e i suoi abitanti, Gino si è donato e ha donato tutto. Uomo insigne, dalla personalità esemplare e straordinaria, profondamente umana, integra su tutti i livelli.
Ha saputo abbinare il laico e il religioso come l’agnello in mezzo ai lupi, non a caso è stato nei panni di responsabile di gruppi religiosi e di attività socio-culturali, presidente dell’azione cattolica e nello stesso tempo impegnato per una sana politica, sindaco del paese, senza mai sciupare i voti offerti al Signore. Ci saranno altre occasione e nuovi incontri per ricordare la figura di Gino Scalise”. A Iginio Carvelli è toccato l’approfondimento biografico di quest’uomo nella dimensione di tre profili: 1) laico cattolico; 2) uomo impegnato nella società civile; 3) il poeta. Nella premessa del relatore emergono alcune straordinarie frasi pronunciate da Gino quando era giovanissimo: “Grazie a Dio sto soffrendo molto; mi sono sentito molto sconfortato alcuni giorni in ufficio che, del resto, non potevo disertare, quando non sono riuscito a fare tutto il mio dovere d’impiegato; in questo momento ho più che mai conosciuto cosa significa per noi la Fede poiché è stata ed è l’unica che mi mantiene calmo il più possibile”. “Sta a noi tutti – ha commnetato Iginio Carvelli – incominciando dalle istituzioni locali, a non disperdere questo patrimonio che va invece tenuto vivo anche per le future generazioni. Spetta a noi custodire e valorizzare questo patrimonio e onorare doverosamente la memoria di questo grande uomo, Gino Scalise”. Le conclusioni del convegno sono spettate a Mons. Francesco Frandina, gia vicario del Vescovo, il quale ha ricordato i momenti trascorsi insieme a Scandale dopo la sua ordinazione sacerdotale e le numerose visite condotte presso le parrocchie delle diocesi fino a notte tarda a bordo di una vecchia moto.
Ho vissuto 6 anni con Gino Scalise, uscivo da scuola aspettavo che lui mangiasse e facesse il pisolino pomeridiano, subito dopo insieme a pregare, leggere il Vangelo riviste dei focolarini, parlare di Chiara Lubich ascoltare musica del gruppo Gen rosso . Come finivano le scuole andavamo a Catanzaro oppure a Loppiano o a Mariapoli o a Messina comunque sempre a convegni ,addirittura una udienza privata con Il Santo Padre Paolo sesto,eravamo in tanti anche se udienza privata, ho tanto da raccontare di questi 6 anni.Gino era veramente un Sant’ uomo anche se molto divertente.se ho imparato a suonare la batteria e le percussioni lo devo a lui ed al focolarino brasiliano Joansigno ciao Gino sei stato il mio riferimento nella vita.chissa come tela sciali con gli angeli lassù