La Giornata della Memoria, quella del 27 gennaio prossimo, sarà fatta rivivere sia a Teatro che nelle Scuole del nostro comprensorio, grazie al Teatro dei Sogni e dei Segni di Cariati, che ha inteso portare in giro lo spettacolo “Lager, Memoria dei campi di sterminio”. Si inizia proprio dalla bella struttura comunale di Cariati, il Cinema Teatro Comunale, con quello che tecnicamente viene definito dagli addetti ai lavori un reading teatrale, con accompagnamento musicale dal vivo, che andrà in scena mercoledì 21 Gennaio 2015; giovedì 22 Gennaio, alle 16,30, si replicherà presso la sala convegni dell’Istituto Omnicomprensivo “Lilio” di Cirò e infine, in occasione della giornata della Memoria, martedì 27 Gennaio si terrà un matiné per le scuole superiori cariatesi e una replica serale, in Teatro, alle ore 21,00 per tutti, con l’Associazione “I Teatranti Città di Cariati”.
“LAGER”, che prende spunto dalle opere “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “I sommersi e i salvati” di Primo Levi e “L’istruttoria” di Peter Weiss, è il risultato. spiegano gli organizzatori, di un lavoro curato e condotto da Vittorio Franceschi, all’interno della scuola-teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. La scelta di questo tema, cioè il martirio di milioni di deportati, prevalentemente ebrei, nei campi di sterminio nazisti, nasce dall’esigenza di prendere una chiara posizione in questo difficile momento storico in cui nuovi conflitti, nuove stragi e nuovo razzismo ogni giorno sembrano chiedere alla nostra coscienza civile un gesto di indignazione e di testimonianza, è un richiamo di memoria perché, come dice Bertold Brecht, “il ventre che partorì quel mostro è ancora fecondo”. Lo spettacolo, con Antonio Salerno, le musiche dal vivo di Tonia Mingrone e l’assistenza tecnica audio e video di Donato Mingrone, racconta le vicende delle deportazioni, della vita in baracca, della spersonalizzazione dell’individuo, ricostruendo l’orrore delle torture, delle camere a gas e dei forni crematori. Protagonista è il coro (che nella versione ridotta è sostituito da un solo attore), perché corale è stata la tragedia e dietro ogni storia individuale si avverte il soffio partecipe di milioni di voci. Una voce narrante ed il suono di un organetto, diventano così testimoni degli eventi. Un lavoro rivolto a tutti ma principalmente ai giovani ai quali spetta di conoscere la storia e, nel bene e nel male, il risultato dell’azione dei suoi protagonisti.




