La testa del Dio Apollo, la mano e i piedi, tutti rinvenuti negli anni ’20 da Paolo Orsi durante la prima campagna di scavi nell’area archeologica di Punta Alice, ritorneranno a Cirò Marina. L’occasione è l’imminente apertura del museo dopo il suo riallestimento, prevista per metà marzo. “Uno degli obiettivi prioritari di questa Amministrazione Comunale è la cura dei beni culturali” afferma il sindaco Roberto Siciliani. “La nostra politica culturale non si limita alle manifestazioni o agli spettacoli ma si volge, soprattutto, alla tutela ed alla valorizzazione dei beni archeologici. L’apertura del museo è un momento molto atteso perché con esso si avrà la possibilità di tornare ad ammirare i numerosi reperti archeologici rinvenuti in zona e rappresenterà una grande opportunità di sviluppo economico”.
Grazie ad una stretta collaborazione tra il comune di Cirò Marina e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, la città avrà l’opportunità di ospitare, per un breve periodo, nelle sale espositive del nostro museo, l’importante acrolito di Apollo Aleo databile al 440-430 a.C., attualmente custodito nel Museo Archeologico di Reggio Calabria. “Siamo sicuri che le Scuole non mancheranno a questo importante evento – afferma Siciliani – saranno in tanti i visitatori del nostro museo, in quanto ogni amante della storia non potrà fare a meno di vedere una delle testimonianze più importanti delle civiltà antiche. Naturalmente il museo dovrà essere valorizzato e pubblicizzato, con l’aiuto della Soprintendenza, che ringraziamo, con l’impegno di noi amministratori ed operatori turistici, solo così potrà diventare un’attrattiva turistica, capace di amalgamare cultura e vacanze”. Siciliani ringrazia la d.ssa Simonetta Bonomi, Soprintendente ai Beni Archeologici Calabresi e la d.ssa Maria Grazia Aisa, Responsabile dell’Ufficio Territoriale della Crotoniatide per la fattiva collaborazione che da sempre rivolgono a questo museo ed alla città di Cirò Marina.