Dall’attività investigativa, in seguito allo sbarco di ieri alla foce del fiume Neto nei pressi di Strongoli nel crotonese (leggi), è emerso che il veliero sarebbe partito dalle coste della Turchia circa una settimana prima di arrivare sulla coste italiane e che ogni persona trasportata avrebbe corrisposto per il viaggio una somma di circa 4.000 euro. All’esito di ulteriori approfondimenti investigativi ed articolate ed estenuanti attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento del PM di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Crotone, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotonee la locale Squadra Mobile della Polizia di Stato, riuscivano ad arrestare i tre scafisti ucraini di 54, 44 e 35 anni d’età per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uso delle barche a vela per trasportare migranti irregolari, provenienti dal Mediterraneo Orientale è un “Modus Operandi “ ormai consolidato, adottato da vere e proprie organizzazioni criminali transnazionali. Certamente l’arrivo di favorevoli condizioni meteomarine in questi ultimi giorni, ha riaperto i flussi migratori via mare, frenati dalla stagione invernale, diretti verso le coste calabresi.