Tra la ventina di indagati quali presunti pedofili ci sono anche minorenni, non solo adulti. Un’inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica e dalla Procura per i minorenni di Catania fa luce sull’inquietante ramificazione della pornografia minorile, portando all’alba di oggi a una serie di perquisizioni domiciliari eseguite in sedici città italiane dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e Venezia. Indagati maggiorenni e minorenni, e sequestrati i computer, in un’operazione che segnala l’abbassamento d’età degli ‘orchi del web’.