Buttare in strada lo scontrino appallottolato del bar dopo il caffè costerà fino a 150 euro, mentre per un mozzicone di sigaretta spento sul marciapiede con il tacco della scarpa il prezzo da pagare sale a 300 euro: le multe che puntano a rendere gli italiani dei cittadini più eco-friendly diventano realtà con l’approvazione in via definitiva del Collegato Ambiente, una sorta di agenda verde del Paese che in 79 articoli di legge delinea la strada verso la decarbonizzazione e l’economia circolare.
Una riflessione però è obbligatoria: chi dovrebbe elevare la sanzione in caso di infrazione? Non ci sono agenti disponibili neanche per le chiamate di emergenza dove ne troveranno per controllare con uno sguardo centinaia di persone da sorprendere in flagranza? Come si dimostra che la pallina dello scontrino fiscale in terra mista a centinaia di altre palline e mozziconi e carte oleate sia del presunto “sudicione”? una volta in terra potrebbe essere di chiunque! È ovvio che la questione si riduce a una valutazione squisitamente civica, ma nei fatti, spesso il comportamento poco urbano degli individui è indotto dall’assenza di servizio (non ci sono i contenitori e le sigarette come i sigari non si possono gettare dentro contenitori con carta o altro materiale facilmente infiammabile. Se proprio si dovesse rendere un provvedimento esecutivo e risolutivo, si dovrebbero ricavare delle aree riservate ai fumatori o ai consumatori di cibo da strada, in questo modo sarebbe più facile individuare e sanzionare ci contravviene, per tutto il resto bisogna affidarsi al buon senso dei singoli.
Si spera che la legge freni ,sarebbe meglio facesse cessare il volantinaggio selvatico che si effettua in tutti i paesi. Per farlo smettere basterebbe far pagare le multe ai negozi titolari del volantino.