Non ci sta la Cgil ad essere accusata d’inesattezze e pregiudizi nei confronti dell’Azienda Marrelli Hospital a proposito dell’assunzione delle 80 unità. La Cgil, ricordiamo, pur essendo presente al tavolo della trattativa insieme a Cisl e Uil (29 dicembre), non aveva sottoscritto il contratto di assunzione presentato dal Marrelli Hospital, diversamente da Cisl e Uil che lo hanno sottoscritto. Subito dopo l’incontro, la Cgil ha indetto una conferenza stampa (30 dicembre 2015) per spiegare le ragioni della non accettazione del contratto d’assunzione delle 80 unità. Il Marrelli Hospital risponde a quest’ultima conferenza stampa mettendo in evidenza alcune inesattezze e pregiudizi della Cgil nei confronti dell’Imprenditore Marrelli.
Fa seguito un altro comunicato stampa della Cgil che richiamando quanto detto dai dirigenti del Marrelli Hospital: “Le presunte inesattezze della Cgil e i pregiudizi nei confronti “dell’Imprenditore Benefattore””!
Comunica: “La realtà, invece una pesante ritorsione e discriminazione nei confronti della CGIL”
“Ci dispiace sollevare ed alzare i toni che sino ad ora abbiamo mantenuto pacati per senso di responsabilità e rigore restando al merito del confronto sindacale, ma non accettiamo di passare per nemici dello sviluppo e dell’occupazione!
Sfidiamo la Confindustria ed il management dell’azienda Marrelli a sollevare un atto di ostilità da parte nostra rispetto al progetto di base dell’accordo.
Siamo stati in prima fila a Crotone e Catanzaro (sfidando anche critiche interne ed esterne) a sostenere la validità del progetto . Essere tacciati di non comprensione e chiusura è fuori dalla realtà!
È nostro diritto criticare le cose che non vanno nella sanità pubblica e privata, ma questo non significa essere avversari della sanità privata e quando si parla d’inadeguatezza di quest’ultima, non si pensa alla Marrelli Hospital. Le nostre critiche sono specifiche e dettagliate senza allusioni , quando vogliamo criticare lo facciamo con nomi e cognomi. Invece le nostre critiche all’ accordo ad una lettura attenta hanno determinato una grave lesione dei diritti e della funzione della nostra O.S. più grave di quella operata da parte di Marchionne. E’ un grave errore commesso dalla Confindustria e dall’azienda Marrelli quello di aver ribadito che il fatto di non aver firmato l’accordo ci porta a non aver il diritto alla rappresentanza in azienda! È una grave lesione tra Cgil e Confindustria ed un grave errore da parte di Cisl e Uil che segna, se non corretto, conseguenze nei rapporti sindacali e nelle relazioni con Confindustria a Crotone e in Calabria. Questa è la sostanza della questione e dei fatti. Intanto se non ci fossimo resi conto delle specificità dello start up e delle difficoltà che incontra nelle autorizzazioni non ci saremmo seduti alla trattativa che serviva preventivamente a far utilizzare all’impresa i benefici degli sgravi previsti per le nuove assunzioni entro il 31 dicembre. È un atto dovuto di responsabilità la nostra e non ci interessano né le polemiche né le contrapposizioni ideologiche, vogliamo rimanere al merito della questione sindacale, sviluppando e correggendo errori dell’accordo che è stato sottoscritto. C’ è stata troppa fretta da parti di Confindustria e dell’Azienda di concludere la trattativa che non ha permesso l’approfondimento di punti importanti e delicati che ci auguriamo possa avvenire . per questa ragione è come atto di responsabilità nei confronti del progetto e dei lavoratori
1 Prendiamo atto che è stato superato il ricorso ai contratti di prossimità previsti dall’ art 8 e si è proceduto su nostra insistenza all’inquadramento contrattuale per i nuovi assunti fatto importante e significativo.
2 pur comprendendo le difficoltà dell’azienda è previsto un periodo troppo lungo del periodo di prova
3 per quanto riguardo il progetto di formazione l’accordo è confuso e sbagliato: non si può, pur considerando importante l’adesione al progetto formativo,in caso di assenza dallo stesso procedere con un licenziamento. Proponiamo la costituzione di una commissione mista sindacato e impresa per definire modalità, tempi del progetto medesimo che va presentato all’ OBR (Confindustria e sindacati) e sostenuto dalla Regione Calabria nei fondi appositi. Condividendo l’esigenza di formazione e specializzazione del personale assunto.
4 l’accordo, una volta formalizzate le RSU (con il superamento della discriminazione) va validato dal voto dei lavoratori per come previsto dal testo unico sulla rappresentanza.
5 vanno specificate e dettagliate meglio le deroghe sul part-time e sui tempi di realizzazione da agganciare ad una verifica nella fase della start up per il completamento delle autorizzazioni e convenzioni con il sistema sanitario nazionale.
L’esigenza sottolineata di offrire alla cittadinanza di Crotone e non solo di fornire un servizio di alta qualità non può non considerare anche nuovi modelli partecipativi alla gestione dell’impresa che valorizzino la dignità, la professionalità e il ruolo partecipativo del lavoro. Questo fa un tutt’uno con un progetto dei eccellenza anche in considerazione della rilevanza aziendale e della sua sensibilità democratica che li ispira.
Sfidiamo Confindustria e l’azienda Marrelli su questo terreno ad intraprendere nuove strade anche nelle relazioni, questo sì che sarebbe un buon segnale. Con la stessa determinazione con cui abbiamo sostenuto il progetto ci battiamo per la difesa dei diritti del lavoro e ci auguriamo che la firma separata NON Sia una interruzione del dialogo e una discriminazione nei confronti della CGIL ma l’occasione per coinvolgere tutti”.




