E’ di quasi 23 e mezzo il numero di confezioni di medicinali che nei primi 9 mesi del 2015 (classe A e C) ogni italiano ha acquistato, 14 in regime di assistenza convenzionata. E’ quanto emerge dal Rapporto Osmed dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Per quanto riguarda le diverse realtà regionali, i più alti livelli di consumo in regime di assistenza convenzionata sono stati osservati nel Lazio (1.191 Dose Definita Giornaliera per 1000 abitanti al giorno), in Calabria (1.171) e in Puglia (1.149), mentre i consumi più bassi sono stati riscontrati nella Provincia Autonoma di Bolzano (773), in Liguria (875) e in Veneto (933).
TIPI DI FARMACI – I farmaci contro il cancro e gli immunomodulatori si confermano anche nel 2015 la prima categoria a maggior spesa pubblica (comprensiva della spesa farmaceutica convenzionata e della spesa per l’acquisto dei farmaci da parte delle strutture sanitarie pubbliche), mentre i medicinali del sistema cardiovascolare vengono superati nella spesa dagli antimicrobici. Nella spesa a carico del Ssn, la categoria degli antineoplastici e immunomodulatori si colloca infatti al primo posto (3,2 miliardi di euro), seguita dagli antimicrobici per uso sistemico (2,9 miliardi di euro) e dai farmaci del sistema cardiovascolare (2,7 miliardi). Gli antimicrobici sono al secondo posto (erano al quarto nel 2014), pari a 2,9 miliardi di euro (48,4 euro pro capite). Ma il posizionamento complessivo di questa categoria è giustificato dalla spesa derivante dall’acquisto di questi medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (37,7 euro pro capite), mentre i consumi appaiono più moderati.