La politica continua ad interrogarsi sul modo di operare del Commissario Scura per quanto riguarda la sanità calabrese ed in modo particolare sulla sanità crotonese ritenuta dai cittadini non adeguata per un servizio da terzo millennio. Per una visita specialistica all’Asp di Crotone occorre un’attesa di mesi. Il pronto soccorso è sempre più inadeguato come struttura. Nonostante ciò, si vieta a strutture private di poter esercitare per mancanza di autorizzazione. La politica condanna tutto questo e ultimamente anche la Compagnia dei Democratici nella persona dell’on Salvatore Lucà ha preso una posizione ben netta a favore dell’apertura del Marrelli Hospital.
“Da rappresentante politico e associativo di questo territorio non ho ben capito che sta combinando il Commissario Scura in questa sua attività nella sanità che doveva essere di riordino e rilancio proprio per evitare ai tanti nostri corregionali i consueti viaggi della speranza, ma purtroppo non è cosi, anzi la confusione sta aumentando, vedasi per esempio l’autorizzazione al Gruppo Marrelli che un giorno è concessa, l’altro no per sopravvenute difficoltà.
E’ evidente che in Calabria è affermata definitivamente una incapacità del nostro sistema attuale (POLITICO E DIRIGENZIALE) a far trionfare la buona amministrazione. Non è più possibile ragionare di sanità come si sta facendo da tanti anni e con molta leggerezza, facendo ricadere i tanti disservizi su una popolazione che (con una pazienza veramente certosina) aspetta quotidianamente di ricevere gli stessi trattamenti che in altre regioni sono servizi conclamati e a disposizione tranquillamente di tutti, nessuno escluso.
Quello che stiamo registrando giornalmente sono invece determinazioni che sono alla ricerca continua di mediazioni inutili e di proclami che lasciano il tempo che trovano. Con gli ospedali in gestione tra Commissari e nostri rappresentanti politici, si sta creando una situazione generale che peggiora progressivamente, senza alcun pensiero a creare poli di vera eccellenza ma ospedali spoke, per esempio, distanti tra loro e sicuramente ingestibili e inefficaci (Rossano – Corigliano – Paola – Cetraro). Addirittura il Gruppo Marrelli ha già assunto del personale su assicurazione della concessione dell’autorizzazione ad operare, oggi siamo ancora in alto mare con i neo dipendenti timorosi di perdere di nuovo il posto di lavoro.
Di fatto si trasmette insicurezza e sfiducia non solo tra gli stessi pazienti ma in tutta la popolazione, nel mentre in altre Regioni (LOMBARDIA-VENETO etc) c’è un’invasione di pazienti calabresi alla ricerca di quella buona sanità che sembra una vera chimera nella nostra Regione.
Una situazione veramente non commentabile e non più accettabile. Come Compagnia dei Democratici saremo vigili e attenti su quello che i nostri politici faranno (o non faranno) nei prossimi mesi. Se i risultati dovessero essere in linea con quelli odierni (molto deludenti), denunceremo, senza sconti per nessuno, tutta l’incapacità e il disinteresse? quotidiano dei nostri rappresentanti politici. Speriamo bene!!”
La politica (ed i politici!) dovrebbero sapere che leggi nazionali impongono un limite di 3 posti letto per acuti ogni 1000 abitanti. La Calabria alla fine dell’anno 2012 aveva 3.08 posti letto per acuti per 1000 abitanti. Per concedere l’accreditamento alla struttura privata crotonese, è necessario ridimensionare i posti letto in altre strutture pubbliche e/o private accreditate. L’on. Luca ci dica di grazia quali posti letto intende decurtare in altri ospedali per consentire l’accreditamento del Marrelli Hospital.
Non è che personalmente sia contrario alla sua apertura, ma semplicemente mi chiedo dove intende recuperare i posti letto da assegnare alla struttura crotonese.
Carissimo Sig. Salvatore Lucà le sue denunce sono validissime ma Lei non può dimenticare che queste disfunzioni provengono da epoca remota. I cittadini calabresi e non ,( TUTTI) ,hanno il diritto di avere a disposizioni strutture sanitarie di avanguardia ; la cura della salute è la cosa più importante per ogni uomo.
Noto che ogni volta che si avvicinano le tornate elettorali si mettono in discussione mancanze e disfunzioni vecchie di anni e che non vengono mai risolti.
Con questo non imputo a Lei la colpa ma vorrei che le promesse una volta tanto vengano mantenute.