I giovani e la politica, Crotone è prossima alle elezioni comunali, si vota il 12 giugno 2016. Eventuali alleanze e che Sindaco dovrebbe avere la Città per il prossimo quinquennio amministrativo sono, al momento, argomenti senza risposta. Stando a ciò che si ascolta tra i cittadini è tempo che qualcuno dimostri di amare Crotone e impegnarsi affinché la città di Pitagora torni ad essere quella di un tempo.
Architetto Cimino, perché tutti i partiti tardano nella scelta del candidato Sindaco?
“Mi piacerebbe rispondere che si tratta di “strategia” ma non vorrei fare l’errore di sopravvalutare chi si contende quel posto con il solo obiettivo di proseguire nella direzione di una politica autoreferenziale che pone le proprie fondamenta su un terreno dove il bene comune pare essere soggetto a “vincolo edificatorio” e dove purtroppo ciò che conta è la carriera personale. Detto questo chiarisco meglio il mio pensiero: molti tardano nella scelta del candidato a Sindaco semplicemente perché “è solo un triste gioco di poltrone”. Ogni giorno nasce la terza, quarta, quinta area all’interno dei medesimi sistemi, con il fine ultimo quello di prevaricare l’uno sull’altro, creando così solo situazioni di caos; un caos al quale siamo amaramente abituati in quanto parente stretto di quello che ha regnato negli ultimi anni in città. Ad ogni modo, questa visione un po’ maliziosa non mi impedisce di pensare che mentre qualcuno litiga, altri dialogano, ragionano, pianificano, progettano “la prossima Crotone”; e quindi ponderano bene la scelta del candidato giusto”.
I Demokratici – Calabria in Rete, devono candidare un loro Sindaco o allearsi?
“Se esistono delle forze in campo che intendono sposare un’idea di politica fondata sulla progettualità e sul risanamento dell’attuale condizione, che ben vengano le alleanze”.
Se alleanza deve essere, con chi a suo modo di pensarla?
“Con chi vuole bene alla città”
I punti da mettere in essere secondo lei per risollevare Crotone?
“Spesso commettiamo il grave errore di affrontare i grandi temi e di pensare ai grandi progetti tralasciando però “l’essenziale”; io credo che Crotone abbia in primo luogo la necessità di riacquistare la propria dignità partendo dall’ordinario e per farlo occorre un processo di rigenerazione fisica e culturale . La città ha bisogno di un ambiente urbano capace di aumentare la qualità della vita e di conseguenza capace di restituire ai cittadini quel senso d’identità e quel legame con il territorio perduto a causa del degrado che ha pervaso la nostra terra in questi anni. Fatto questo, possiamo pensare di poter realizzare i grandi progetti. Abbiamo tutte le potenzialità e le risorse per creare opportunità; serve solo un pizzico di lungimiranza e tanta, tanta voglia di fare”.
Lei si candiderebbe a Sindaco?
“Preferirei fare prima un’esperienza amministrativa; troppi velleitari a mio avviso e credo che a molti sfugga l’importanza e la delicatezza del ruolo. Quotidianamente mi rendo conto che la mancanza di umiltà risiede prepotente ed è stata in questi anni uno dei peggiori mali; tutti hanno creduto e credono ancora di poter ricoprire qualsiasi ruolo ma dimenticano o meglio non hanno la lucidità di riconoscere che la macchina amministrativa funziona solo se alimentata e condotta con competenza, capacità, forza di volontà oltre che con tanto, tanto amore”.
Si candiderà a Consigliere comunale?
“Iniziamo con la candidatura a Consigliere; proviamo a dare continuità al lavoro svolto e a quanto maturato in questi cinque anni. Poi chissà, magari un giorno arriverà l’opportunità di fare questa esperienza amministrativa”.
Il ruolo della donna in politica deve essere regolamentato per legge?
“Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire un argomento a parte; non è una mia frase bensì di Oriana Fallaci risalente al lontano 1961 ma oggi più che mai, la faccio volentieri mia”.
Che voto darebbe al Governo regionale dopo i primi quindici mesi?
“Dare un voto non è mai semplice, soprattutto “in corso d’opera”; posso solo auspicare che la città di Crotone abbia la dovuta considerazione e che non venga ancora una volta abbandonata. A tal fine è necessario un progetto chiaro e ben definito per la nostra città; un piano che si pone come obiettivo soluzioni definitive e non azioni provvisorie e sono convinta che il lavoro di chi rappresenta il nostro territorio in Regione sia proprio in questa direzione. Occorre però che vi sia una condivisione di intenti tra chi si batte per difendere Crotone e chi attivamente governa; questo l’ingrediente indispensabile per far si che quanto auspicato possa concretizzarsi”.
Sono veramente fiera di te! Sembrerò di parte perché sono tua sorella, ma come tale non posso fare altro che ammirare la passione che metti in tutto quello che fai e la fermezza che hai nel perseguire l’obiettivo di migliorare la tua città che hai sempre amato, nonostante ti offrisse molto meno! Spero che tu riesca un giorno a vedere la nostra Crotone con i colori più belli che hai sempre sognato per te e per tutte le persone che come te credono fermamente che le cose, se si vuole, possono cambiare!