Arriverà mai nel Partito Democratico il tempo in cui si deve voltare pagina e pensare a ricostruire un Partito che nel territorio crotonese sta collezionando soltanto delusioni? Alle elezioni regionali novembre 2014 non ha eletto nessun rappresentante della provincia di Crotone in seno al Consiglio e per quanto riguarda le ultime elezioni amministrative ha perduto diversi comuni del territorio, Crotone compreso.
Come si dice in casi del genere il Pd ha preso una bella scoppola.
La sconfitta elettorale non ha, però, “ammutolito” nessuno anzi, di fronte alla sonora sconfitta non mancano le continue analisi al risultato elettorale. L’ultima nota in ordine di tempo è quella dell’on. Intrieri a cui ha risposto il commissario cittadino del Pd di Crotone Maurizio Tricoli.
“Se il risultato delle urne, resterà nella storia di questa tornata elettorale, è anche per la iperattività mediatica di una folta schiera di “fantasmi della politica” e di “gruppi di sordomuti miracolati” che all’indomani della sconfitta, improvvisamente, si sono riscoperti analisti e politologi, se non attenti osservatori dell’attività messa in campo dal Partito Democratico. Infatti, nemmeno ad una settimana dal ballottaggio le pagine dei giornali e i social sono stati invasi da analisi, riflessioni, dibattiti, verifiche, richieste di dimissioni, ipotesi di complotto, di trame, di agguati politico-elettorali: tutto molto interessante, tutto molto avvincente, il tutto e il niente. Quello che però fa specie è che, ad una giusta e dovuta riflessione sulla crisi di un sistema,un sistema composito, fatto di persone, uomini e donne, molti dei quali, spesso, si sono allontanati dalla politica e dal partito, unico elemento che comunque nel corso degli anni ha rappresentato un punto di riferimento nel territorio e per il territorio, si sia sostituita la corsa alle colpe, la spasmodica individuazione delle teste da far saltare. Si sfiora il paradosso se poi al coro dei tagliatori di teste, dei complottisti, si aggiunge anche chi in questi anni, forse meritatamente, e azzarderei anche opportunamente, si è tenuto fuori non solo dalla vita e dalle attività
del partito, ma anche dalle attività e dalle istanze del territorio. Oggi le amministrative del 5 giugno hanno restituito la parola anche a personaggi, la cui presenza ingombrante è tra le accuse e tra le colpe che ricadono sul commissario cittadino. Ho provato, e nonostante mi sia sforzato, non sono riuscito a ricordare l’onorevole Intrieri nelle stanze e nei corridoi di via Via Panella, ma probabilmente lo stress o l’incalzare degli anni non mi hanno permesso di materializzare la sua immagine e di collocarla temporalmente. Probabilmente, e lì forse si annida la mia colpa, devo ammetterlo, l’onorevole Intrieri ha potuto “brillantemente e appropriatamente” esprimere un giudizio ed una valutazione sulla candidata Barbieri e sulla dirigenza del Pd perchè evidentemente le sorti e le attività del partito le ha seguite, vissute e forse condizionate in altre sedi. A mio avviso il PD ha perso anche per questo: non aver chiarito certi rapporti, anzi …”