La maggioranza del Consiglio Comunale di Ciro’ Marina ha votato il dissesto finanziario, per l’impossibilità di chiudere a pareggio il bilancio. Fratelli D’Italia non è assolutamente d’accordo con tale decisione. “La situazione economica finanziaria di Ciro’ Marina – afferma in una nota il porta voce cittadino di FdI Maria Daniela Panteca – è precaria e avrà delle ripercussioni pesanti per tutta la popolazione. Il risultato odierno non è da imputare solo ad una cattiva gestione, ma anche all’inadeguatezza di valutare aspetti necessari per il paese. In campagna elettorale si è sbandierato con striscioni pubblicitari il debito esistente, annunciando con slogan il risanamento delle casse comunali: tutto ciò non è avvenuto”.
“Si doveva cercare di valutare in comune accordo scelte ed opportunità per il bene di tutti: alla richiesta di indire un Consiglio Comunale il 4 agosto da parte del Consigliere Salvatore Malena e di altri Consiglieri di minoranza per valutare alcuni aspetti di bilancio ed evitare tutto ciò non è stata data alcuna risposta. Ci siamo trovati oggi ad avere solo l’annuncio senza alcun modo di comprendere tutti gli aspetti. Considerata la gravita’ dei fatti richiediamo le dimissioni di tutti per aver abbandonato il paese ad un futuro non proprio roseo. La dichiarazione del dissesto è la decisione più semplice, ma non si tratta di politica, di gestione del paese e del bene comune: si è tenuto in considerazione solo l’ultimatum del Prefetto”. Nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa da Fratelli d’Italia per chiarire tutti gli aspetti tecnici della situazione con un’analisi dettagliata.
Richiamando il commento del sig. Luigi Ruggiero, che fa una giusta critica, aggiungerei:
…come Nerone e come Ponzio Pilato.
Il tutto a danno della nostra comunità che con questo ulteriore dissesto rallenterà inesorabilmente la sua crescita a svantaggio di tutti quei cittadini onesti che hanno creduto nelle promesse e nei progetti di questa amministrazione. Comunque attendiamo di conoscere l’esito del ricorso presso il TAR, che l’opposizione ha detto di voler fare, per avere maggiori elementi di giudizio.
…. Non è una stranezza che si operi, da parte degli amministratori e dei funzionari amministrativi, al di fuori delle regole della finanza pubblica.
Se non si prenderà atto che la legge ci protegge, e anziché studiare come aggirarla si studierà per attuarla, dopo il secondo dissesto avremo il terzo, il quarto e così di seguito.
Il caos in cui ci troviamo è reso evidente dalla candidatura al consiglio comunale di circa 180 persone, la quasi totalità dei quali è del tutto all’oscuro del funzionamento dell’Ente comunale.
Sarei curioso di vedere quanti di essi avrebbero superato un piccolo test attitudinale.
Se questi sono i presupposti, nulla deve apparire strano.
Speriamo che di qui alle prossime elezioni si possa invertire la tendenza “suicida” che è in atto.
E’ una stranezza!!
ma di stranezze questo paese ne ha viste tante e tante ne vedrà.Amico Luigi Ruggero,da politico navigato quale lei è stato ed è,mi dica,come se ne esce?
E’ una stranezza che il civico consesso ciromarinese, che tra le sue fila comprende un numero considerevole di esperti in economia, finanza, diritto societario e tributario, deliberi un altro dissesto finanziario sulle spalle dei cittadini, senza valutare, per assenze “studiate”, ogni concreta possibilità di “recuperare” risorse finanziarie dall’alienazione dei beni patrimoniali in mano ai privati o dai risarcimenti e indennizzi illegittimamente liquidati o dal pagamento di tasse e balzelli comunali diversi dovuti dalla rendita immobiliare e terriera. E’ una stranezza che l’Assessore al Bilancio riferisca nella sua relazione –proposta per il Consiglio comunale del 2 settembre 2016 che “il disavanzo non è ripianabile con … ipotetiche alienazioni di beni patrimoniali disponibili…anche in virtù della lungaggine delle aste pubbliche…”, con tanto quasi ammettendo di non conoscere la “dimensone” dei cespiti, crediti e residui attivi del Comune. E’ una stranezza che , nonostante la presenza-assenza in Consiglio comunale di illustri conoscitori di finanza, nessuno ricordi che il disavanzo di 13.587,149 determinato dopo la prima dichiarazione di dissesto, sia dovuto, e tanto si desume dalla diligente nota del responsabile finanziario del comune, da passività potenziali in cui manca la copertura finanziaria e l’incarico formale. E’ una stranezza che consiglieri e assessori siano presenti-assenti nel Consiglio comunale del 2 settembre 2016 e non si valuti la possibilità di ripianare il disavanzo facendo semplicemente pagare in solido non il solito Pantalone, ma l’assessore e il funzionario che la passività potenziale ha determinato. E’ comodo indebitare Pantalone facendo pagare poi altri, qui i cittadini. E’ una stranezza!! E’ una stranezza che i partiti cantino ma solo su lire appassionanti, come Nerone su Roma che bruciava.