I sondaggi ultimi assegnano al movimento politico ConSenso il 14% e questo sta innervosendo l’attuale segretario nazionale del Pd Matteo Renzi che per bloccare l’ascesa di questo consenso vorrebbe andare al voto il prima possibile (giugno 2017). Il dott. Mario Galea, consigliere comunale del Pd di Crotone a proposito del neonato movimento ConSenso e dell’attuale Pd afferma:
“Sabato 28 si è svolta a Roma la grande kermesse dei Comitati Scelgo No, fondati dal professore Guido Calvi e dall’on. Massimo D’Alema, per avviare la seconda tappa del percorso intrapreso in vista del referendum del 4 dicembre scorso e consentire al largo e significativo consenso, venuto a coagularsi all’interno dell’area della Sinistra che non si è riconosciuta con le ragioni del Si alla riforma costituzionale, di non dissolversi pur dopo l’ampio successo conseguito.
Si è a tale scopo costituito il Movimento Nazionale ConSenso.
Come è noto, ad animare lo scenario referendario da detta posizione fortemente critica sono stati nella nostra città gli onorevoli Marilina Intrieri e Rocco Gaetani, i quali, come avvenuto anche nel resto della Calabria, si sono nell’occasione avvalsi dell’Associazione Nazionale e Regionale Giorgio La Pira.
La grandissima affermazione del voto avverso alla Riforma Boschi-Renzi, è stata tale a Crotone, da far superare molto ampiamente il numero dei voti contrari fatti registrare sia a livello regionale che meridionale; il che, a nostro modesto giudizio, ha assunto un significato politico che va bene al di là della questione referendaria, in quanto il dissenso si è orientato, anche e soprattutto, verso lo stesso gruppo dirigente del PD provinciale e locale.
La percentuale del 72%, va, inoltre, certamente ascritta alla grande avversione manifestata da parte dei principali corpi sociali intermedi del nostro Paese nei confronti delle politiche e delle riforme nazionali attuate da Renzi. Insomma, la vittoria del No ha avuto come suo vero bersaglio non soltanto la riforma costituzionale, ma soprattutto i tre anni del fallimentare Governo-Renzi e del suo scellerato gruppo dirigente, ovvero la riforma sul lavoro del jobs act, dei voucher, l’eliminazione dell’art.18 e la, alquanto deludente, riforma della cosiddetta buona scuola.
Come è potuto accadere che un grande partito popolare come il Pd non si sia affatto reso conto delle profonde ragioni che stanno dietro alla perdita, nelle ultime tornate elettorali, di qualcosa come un milione e 400.000 voti e all’abbandono di centinaia di migliaia di iscritti?
Come ha potuto non rendersi conto del disagio sociale ed economico che è stato manifestato nel corso di questi ultimi 3 anni?
Come è accaduto che non si sia reso conto dell’impoverimento del ceto medio, dell’esclusione totale dal mondo del lavoro di intere generazioni di giovani e della quasi totale emarginazione del mezzogiorno dall’agenda politica del Governo Renzi.
Ci è toccato sorbirci, altro che i Patti per il Lavoro, ma i Pacchi di questi novelli imbonitori.
Il sottoscritto, condividendo a pieno l’azione che, a nome del suddetto Comitato Nazionale, in questi giorni promossa dall’on. Intrieri e dall’on. Gaetani, insieme a tanti giovani crotonesi e calabresi, amici e compagni, ritiene che non debba, in alcun modo, andare disperso il lodevole impegno profuso nel corso della campagna referendaria e che anzi si debba fare di tutto per cercare di radicare nel territorio lo spirito civile e battagliero manifestato con il NO.
Prendendo le mosse dalla prima ed importante iniziativa svoltasi a Roma, si è deciso di dare vita anche in Crotone al movimento provinciale ConSenso, con l’intento non certo di spaccare il PD, ma di rinnovarlo radicalmente e di arricchirne la dialettica interna.
Nei prossimi giorni, attraverso una grande assemblea dei suoi aderenti a livello provinciale, si procederà ad organizzare detto Movimento e a designare i suoi principali organi di rappresentanza”.