Il territorio crotonese e dell’intera provincia sembra essere rimasto fermo al secolo scorso con riferimento alle infrastrutture in genere. L’istituzione della Provincia di Crotone (1997) era stata salutata come la Panacea di tutti i mali del territorio (ambiente, infrastrutture, sicurezza, viabilità, sanità, ecc.). Un ventennio d’indipendenza provinciale che nulla ha prodotto in termine di adeguati servizi. Tre presidenti di Provincia (il primo ha amministrato per nove anni) hanno lasciato soltanto “macerie” . Anno 2018, inoltrato, il territorio crotonese è ancora ad inizio secolo scorso.
Di tutto ciò non sono privi di colpe le Amministrazioni Regionali (la guida politica della Calabria ha sempre cambiato colore ad ogni elezione). Nella mattinata di lunedì 2 luglio, presso la sede della Regione Calabria, l’onorevole Elisabetta Barbuto (Commissione Trasporti della Camera dei Deputati) e la senatrice Margherita Corrado del M5S hanno interloquito con l’ing. Luigi Zinno, Dirigente Generale Reggente del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità sulle tante, troppe, carenze infrastrutturali del territorio di Crotone e Provincia.
Il tecnico, che ha schiettamente esordito dicendosi consapevole che il territorio crotonese, insieme ad una parte di quello vibonese, è quello che presenta più gravi problemi di isolamento, ha mostrato grande professionalità e gentile disponibilità nell’offrire i chiarimenti richiesti dalle parlamentari.
Partendo dall’aeroporto “Pitagora”, di cui le due portavoce hanno ribadito la necessità del funzionamento ben oltre il periodo estivo, l’ing. Zinno si è detto d’accordo e convinto che lo scalo sia d’importanza vitale per il territorio, soprattutto in ragione dell’isolamento infrastrutturale che, pur se affrontato con impegno e investimento di risorse, richiede tempi di attuazione troppo lunghi prima di vedere concreti miglioramenti negli altri settori viari. La Regione, pertanto, impegnerà dei fondi (4,5 milioni Fsc 2014-2020) per farsi carico degli aspetti legati alla sicurezza dell’attività volativa. Per le altre problematiche sottopostegli, egli hasottolineato che, essendo la Regione Calabria proprietaria di Sacal solo per il 10%, per le decisioni di strategia aeroportuale sia bene confrontarsi direttamente con il presidente De Felice.
Riguardo ai finanziamenti per i lavori sulle strade provinciali, in particolare in relazione ai 3.100.000 (degli originari 7.000.000)dirottati per rispondere ad esigenze espresse dall’Amministrazione comunale (lavori sullo Stadio e sul depuratore di Crotone), l’ing. si è riservatodi forniremaggiori delucidazioni dopo aver analizzato le delibere con cui quei 7 milioni erano stati originariamente stanziati.
Sempre in relazione al sistema stradale, le portavoce pentastellate hanno chiesto lumi riguardo al fondamentale adeguamento della Statale 106: a tal proposito l’ing. Zinno, precisando che sono in corso degli studi di fattibilità da parte di ANAS su alcune proposte progettuali, ha rimandato la discussione più dettagliata ad un successivo incontro congiunto con i vertici dell’Ente nazionale.
Allo stesso modo, si è previsto di incontrare al più presto i vertici di RFI per conoscere più approfonditamente il piano dei lavori di riammodernamento della ferrovia ionica, non in possesso della Regione Calabria. L’ing. Zinno ha rimarcato che l’Amministrazione Regionale si è notevolmente impegnata con lo stanziamento di 500 milioni per l’acquisto di materiale rotabile ed elettrificazione che porteranno infine (nel 2023) la ferrovia ionica al rango C, con notevoli vantaggi in termini di velocità e di comfort. Alle perplessità espresse dalle due parlamentari in relazione ai gravi disagi che i passeggeri vivono a lavori avviati da un anno, il rappresentante regionale risponde che questi sono iniziati da troppo poco tempo perché se ne possano già notare i benefici. Oltre a ciò la Regione sta disponendo l’acquisto di 15 treni al fine di potenziare i collegamenti interregionali.
Due sono, invece, i finanziamenti (per un totale di 9 milioni di euro) stabiliti, di concerto con l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, per l’adeguamento e il prolungamento del molo foraneo del Porto di Crotone. Molti problemi di tale struttura dipendono dal commissariamento della nuova Autorità Portuale creatasi in seguito alla riforma Del Rio, che ha accorpato porti calabresi con alcuni siciliani e per la quale le due regioni non sono riuscite ad accordarsi su un presidente condiviso. Tale problema sarà preso in carico dall’onorevole Barbuto, che lo sottoporrà all’attenzione della propria Commissione d’appartenenza in Parlamento.
In calce alla discussione, la senatrice Corrado ha spostato l’attenzione sulla tutela del bene storico di Torre Vecchia, a rischio crollo per la frana che interessa, in modo inesorabile, il promontorio di Capo Rizzuto su cui essa sorge: grande è la preoccupazione della comunità locale per la sorte di un monumento simbolo della sua identità culturale. L’ing. Zinno precisa che il progetto iniziale di ca. 1 milione di euro per il posizionamento di barriere sommerse destinate ad arginare il moto ondoso è stato rimodulato e ridimensionato a causa di vincoli posti dall’Area Marina Protetta: pertanto c’è stato un avanzo di fondi che potrebbero essere reimpiegati per intervenire sulla frana in corso, tramite un’opera di consolidamento del tratto roccioso ancora, però, tutta da pianificare.
L’incontro, che le portavoce hanno ovviamente inteso come primo di una serie, ha lasciato molte questioni aperte, rinviate a successivi confronti anche con le altre autorità interessate (già nella prossima settimana con l’Assessore regionale alle Infrastrutture Musmanno) per affrontare con la dovuta efficacia e celerità una problematica tra le più penalizzanti per il nostro territorio.