“Le aree interne del mezzogiorno d’Italia, molto belle ma carenti dei servizi pubblici essenziali, assistono ad un progressivo spopolamento. Una fuga inarrestabile. Zone ricche di storia, cultura e con potenzialità enormi per le bellezze naturali e la biodiversità, richiedono interventi mirati, in grado di valorizzare i territori, creando le condizione per rilanciare sviluppo e occupazione. Serve una strategia e l’agricoltura, può e deve essere uno delle chiavi per il rilancio.
La qualità dei prodotti, l’uso razionale delle risorse, la valorizzazione della tipicità dei territori e allo stesso tempo la loro versatilità (agricoltura sociale, turismo, difesa e valorizzazione dei luoghi) è quanto abbiamo a disposizione.
Occorre accettare la sfida dell’agricoltura di precisione per una gestione innovativa dell’attività agricola, che comporti una maggiore sostenibilità, rilanciando la produttività e la competitività. Bisogna offrire all’agricoltore la possibilità di gestire, su misura le attività della sua azienda, diminuendo, tra l’altro, i costi di gestione.
Per la piena valorizzazione delle aree interne bisogna ampliare lo spettro delle nuove tecnologie per utilizzare gli antiparassitari e fitofarmaci strettamente necessari, per proteggere i raccolti dalla sempre maggiore instabilità climatica, per avviare processi di recupero delle acque utilizzate in agricoltura, per aumentare lo sviluppo logistico e la connessione internet, che può consentire significativi investimenti nei mercati internazionali. Serve ripensare la tradizione all’insegna della modernità.
Le aree interne possono, inoltre, candidarsi a luoghi dove sviluppare start up e incubatori di nuove tecnologie, utilizzando nuovi strumenti, in primis, i distretti alimentari”.
Ė quanto ha dichiarato il Responsabile nazionale dell’Agricoltura del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio, a Luco dei Marsi in occasione del corso di formazione promosso dall’Accademia Primo Levi. I lavori sono stati conclusi da Michele Fina, Responsabile Nazionale Università e ricerca del Pd.