
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti sembra avere dato una smossa a tutti i dirigenti, locali in particolare, affinché si alzino le maniche e si mettono al servizio del Partito per contribuire a riportarlo nella giusta dimensione di un tempo, non molto lontano, quando era forza di Governo e amministrava la maggioranza delle Regioni e dei grossi Comuni.
A Crotone ancora non si hanno notizie di un partito tornato tra la gente e che si faccia carico dei loro problemi. La presenza dei dirigenti del Pd crotonese, quelli eletti consiglieri, si nota in occasione delle assise comunali per ribadire il perché votano a favore o contro un determinato Odg. Presso la sede del partito provinciale in via Panella mai un dirigente o consigliere comunale per raccogliere il parere della gente. L’ex assessore all’urbanistica dell’Amministrazione di centrosinistra a guida Peppino Vallone, ed ex responsabile cittadino del partito Democratico, ora componente l’Assemblea Nazionale, ha dichiarato: “Si avverte fortemente la necessità di riorganizzare il partito nei territori, partendo dal basso, dal rapporto quotidiano con i cittadini, mettendosi all’ascolto della loro voce, affrontando i loro bisogni.
Il PD di Zingaretti è partito con il piede giusto, nonostante le gravi difficoltà che si avvertono soprattutto al Sud.
Abbiamo bisogno di un partito che lotti, contrasti il populismo imperante in Italia, che si schieri apertamente contro il regionalismo differenziato che, se attuato, darebbe un colpo mortale alle attese di riscatto del mezzogiorno.
C’è bisogno di chiarezza, non di equivoci. Soprattutto in Calabria, dove il PD vive una gravissima difficoltà e sembra avere smarrito l’identità di partito popolare, solidale , responsabile.
Le ultime elezioni europee ci hanno dato alcune risposte, specialmente in Calabria, con l’ottima battaglia condotta da Franco Iacucci.
C’è bisogno di chiarezza soprattutto a Crotone, dove il PD non può smarrire la propria identità e dovrebbe porre attenzione a eventuali appoggi dal punto di vista amministrativo a esperienze fallimentari.
Basta guardare ai nuovi sindaci eletti nella provincia di Crotone e alla loro impostazione politica, tanto lontana da quello che accade nella città capoluogo. Le alleanze non si fanno con gli avversari storici con i quali non si è mai condiviso nulla, né mai si potrà condividere nulla sul piano dei valori e della visione amministrativa per il nostro territorio e in questo particolare momento. Abbiamo visioni diverse, impostazioni diverse, noi dobbiamo andare avanti guardando alle necessità della nostra città e del nostro comprensorio, sapendo che con la serietà, l’impegno e la chiarezza, i risultati arrivano sempre”. d