Nell’ambito del più vasto progetto “Il Bullismo non è uno scherzo è un reato” presentato da Gianluca Lumare in tantissime scuole di Crotone e Provincia, domenica 3 novembre, Organizzato dalle Associazioni Educando Peter Pan – Uisp Solidarietà, Donne città di Cutro e Polisportiva Cutro 2011, è stato disputato nella città degli scacchi un torneo “Fischio di inizio contro il Bullismo” contro il bullismo ed il cyber-bullismo che ha visto coinvolti i ragazzi della scuola calcio Polisportiva Cutro 2011, un torneo all’insegna del fair play e non solo della spinta agonistica. A fine gara tutti gli atleti sono stati premiati con una medaglia simbolica alla presenza dei numerosi genitori intervenuti e coinvolti subito dopo in un dibattito a tema. <>. Santino Gerace, Presidente della Polisportiva Cutro 2011, che ha organizzato il torneo ed ospitato la manifestazione ha puntato lo sguardo sui valori che anche lo sport è chiamato a dare ai giovani <>. La serata è stata moderata da Sara Sarcone, Presidente di Donne Città di Cutro, la quale <>. L’apice della manifestazione si è raggiunta con l’intervento di Gianluca Lumare – Presidente di Educando Peter Pan – il quale ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di ripartire dai valori positivi, oggi ormai sopraffatti da insegnamenti effimeri e sbagliati, che spesso conducono alla criminalità o alla devianza in età evolutiva. La prima agenzia educativa è la famiglia – ha tuonato Lumare – che deve essere affiancata e supportata dalla scuola. Negli atti di bullismo si riscontrano reati gravissimi, che vanno dall’estorsione, alle lesioni personali, alla prostituzione minorile, alla violenza privata se non addirittura agli atti persecutori e le vittime hanno il diritto di essere tutelate e non lasciate sole>>. Inoltre, ha riportato l’attenzione sul dialogo e l’ascolto, in una società che va, ormai, troppo di corsa è importantissimo ascoltare i propri figli per intercettare in tempo malesseri o disagi. Ha precisato che la via maestra per sconfiggere il bullismo è rappresentata da due termini: Rispetto ed Empatia. <>. Particolare attenzione è stata dedicata all’educazione digitale ed all’uso di tante app che i ragazzi, anche molto giovani, usano e che sono totalmente sconosciute ai genitori, preposti al controllo <> ha detto a tal proposito Gianluca Lumare. Il momento più emozionante della serata si è raggiunto quando T.R. , di Cutro, ha portato la propria testimonianza diretta relativa al coinvolgimento della propria famiglia in atti di bullismo, messe in atto dal proprio nipote, un ragazzo sulla via della devianza ma recuperato totalmente grazie al lavoro sinergico instaurato con la Stazione Carabinieri di Cutro, la scuola e le Associazioni presenti sul territorio, esempio concreto di modello di famiglia da seguire, la quale in un momento tragico non ha alzato muri contro le istituzioni ma ha chiesto loro aiuto ed oggi si può parlare di storia a lieto fine in cui si è protetta la vittima e si è salvato il bullo dalla devianza.