Terminata la fase di ascolto, confronto e condivisione del programma con le forze del territorio, associazioni, comitati e cittadini, Sergio Bruno scioglie pubblicamente ogni riserva e accetta la candidatura a Sindaco per la prossima competizione elettorale che vedrà il rinnovo del Consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Una figura “super partes”, lontana dalla politica, che ha trovato piena condivisione anche per i contenuti del programma elettorale e della formazione della squadra. Indispensabile in questa fase è stato condividere l’idea di creare un nuovo modo di gestire la cosa pubblica, basata sull’eguaglianza tra le parti, sulla collaborazione costruttiva finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni nel rispetto della legalità e della trasparenza.
Con altri movimenti, gruppi, amici, cittadini, Sergio Bruno ha accettato di lavorare per la composizione di una lista civica, rappresentativa di tutte le forze del territorio, coinvolgendo tutti coloro che si sono rivisti in queste idee e in questo nuovo percorso amministrativo.
Le dichiarazioni di Sergio Bruno: “Quelli appena trascorsi sono stati giorni di profonda riflessione. La proposta – arrivata da decine di personalità, rappresentative del mondo della politica e dell’associazionismo – di candidarmi a sindaco di Strongoli, mi ha riempito di orgoglio, ma al contempo ha innescato in me la necessità di fermarmi a riflettere con senso di responsabilità e amore per la mia comunità. Il presupposto di questa riflessione era e rimane una certezza assoluta: la mia città necessita di un cambio di passo, che non può prescindere da un “cambio di metodo”. “C’è un’altra ragione – continua Sergio Bruno – che ha prodotto l’accelerazione della mia riflessione: gli attestati di stima arrivati in questi giorni da molti cittadini che mi hanno scritto in privato o fermato per strada. E poi, ancora, il sostegno degli amici e della mia famiglia. Decine e decine di messaggi di incoraggiamento. Decisivi perché, seppur cosciente dell’impegno e degli oneri che questa scelta comporterà, mi hanno permesso di certificare una consapevolezza: sono tanti gli uomini e le donne che si riconoscono in una nuova visione dell’idea di rappresentanza della nostra comunità e che ritengono che io possa incarnare questo spirito”.